
Giù il cappello di fronte alla Spagna, che mette in fila il suo terzo titolo internazionale consecutivo, bissando la vittoria europea del 2008 e confermandosi affamata di vittorie, dopo il trionfo mondiale in Sudafrica. Giù il cappello di fronte ai ai campioni, ma onore anche agli sconfitti, sebbene il 4-0 finale abbia il sapore amaro dell’umiliazione. L’Italia di Prandelli non ha nulla da rimproverarsi, avendo gettato l’anima in campo sia nella gara contro l’Inghilterra che nella semifinale contro la favoritissima Germania.