Roma: DiBenedetto se ne va, anzi no

E’ stata un tira e molla continuo la giornata di ieri con voci che si inseguivano contrastanti tra Roma e gli Stati Uniti. La prima voce a circolare era quella delle imminenti dimissioni di Thomas DiBenedetto, il tycoon che avrebbe dovuto far diventare grande la Roma. Secondo le indiscrezioni circolate, il magnate americano non era affatto d’accordo con l’ingresso di altri due soci, voluti da Unicredit, che avrebbero ridotto il suo potere all’interno della cordata, e per questo si dice abbia minacciato di andarsene.

A breve giro di lancette è arrivata la smentita proprio da parte della banca, ma la vicenda non è finita qui. Non si è fatto in tempo a far circolare la smentita delle dimissioni da parte di DiBenedetto che subito ne sono spuntate altre, quelle di Michael Ruane e Richard D’Amore, due dei soci italo-americani che hanno acquisito la maggioranza delle azioni del club.

Secondo nuove indiscrezioni pare imminente la loro uscita di scena, sostituiti da due nuovi personaggi scelti personalmente da DiBenedetto. Questa soluzione sarebbe piaciuta al patron dei Red Sox che così, contrariamente a quanto si diceva ieri, avrebbe ancora più potere tra le mani. D’Amore e Ruane avrebbero infatti mantenuto le quote, ma il loro potere decisionale sarebbe stato trasmesso ad altri, in modo tale da far prendere le decisioni più importanti tutte a DiBenedetto. Questa seconda possibilità è stata in un primo momento smentita, ma più freddamente, tanto che sembra dover essere in realtà confermata. Una cosa è certa, DiBenedetto non va via.

Photo Credits | Getty Images

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