Crisi Roma, tra cessioni, ritiri e accuse

di Redazione Commenta

C’era una volta la favola della Roma, una squadra che giocava il miglior calcio d’Italia (e non solo), divertiva le platee e si permetteva il lusso di spaventare compagini ben più attrezzate. Ora l’incantesimo sembra essersi rotto e la Grande Roma si è trasformata in una Rometta, timorosa di fronte a qualunque avversario e incapace di ritrovare l’antico splendore. Vero è che i giallorossi nell’ultima stagione hanno dovuto fare i conti con una lunga serie di infortuni (colpa della preparazione sbagliata?), ma è vero anche, come sostengono in molti, che la società non ha messo la squadra nella condizione di essere competitiva, a partire dalla campagna acquisti della scorsa estate.

Ed ora ecco i risultati: sesta in classifica a cinque giornate dal termine, mentre la qualificazione in Champions appare un’utopia più che una speranza. La società è corsa ai ripari, imponendo il secondo ritiro della stagione, nonostante i mugugni dello spogiatoio e la presa di posizione di mister Spalletti, contrario al provvedimento e più che mai indeciso sul proprio futuro. Tutto questo nella settimana della verità. quella in cui si dovrebbe decidere il passaggio di proprietà dai Sensi ai tedeschi, sebbene la dirigenza si ostini a smentire un accordo imminente. Come sarà la Roma del prossimo anno? Molto dipende dalla qualificazione o meno in Champions, ma appare chiaro che il ciclo sia concluso e che a fine stagione molte teste siano destinate a cadere.

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