Di Carlo e Lanzafame prime vittime delle regola anti-bestemmie

di Redazione 1

Ci era andato vicino Gigi Buffon qualche settimana fa, ma stavolta Mimmo Di Carlo, allenatore del Chievo, e Davide Lanzafame, attaccante del Parma, non sono riusciti a cavarsela come il portiere della nazionale. La motivazione alla giornata di squalifica per una giornata inflitta dal Giudice Sportivo è che entrambi hanno rivolto degli insulti citando Dio. Per quanto riguarda il calciatore del Chievo Michele Marcolini, per cui pure era stata chiesta la squalifica, il giudice ha deciso di non comminarla in quanto:

uscendo dal terreno di gioco in conseguenza dell’espulsione inflittagli dall’arbitro pochi attimi prima, proferiva apparentemente un’espressione gergale, in uso nel Triveneto e in Lombardia, con becero riferimento a ‘Diaz’ e non a Dio.

Primi squalificati anche in serie B e nelle serie minori. Sono stati beccati dalla prova televisiva Giuseppe Scurto della Triestina e Vincenzo Sicignano del Frosinone per la serie cadetta e l’allenatore del Potenza, Ezio Capuano, per la Prima Divisione.

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