
I giocatori di oggi permettono agli agenti di vivere nelle loro tasche. Wes è stato con noi da quando aveva dodici anni, ma questi personaggi vivono la vita per i calciatori e, se loro sono contenti di continuare così, avranno ciò che cercano.

Non c’è più il rapporto diretto, i calciatori hanno un potere contrattuale troppo grande, l’organigramma di una società non conta più. In questo calcio non mi ritrovo assolutamente. Non è più bello come una volta. Ho rifiutato una panchina per non sentirmi schiavo dei procuratori, che hanno rovinato lo sport più bello del mondo.