Premier League: crisi a Manchester, United e City ancora k.o.

Sarà anche pieno di miliardi il Manchester City, ma se poi in campo ci vanno solo i calciatori e non si soldi, alla lunga questi particolari si pagano. Non è bastato quindi il solito Robinho al City per avere la meglio contro il Chelsea, altra squadra che in quanto a cassa non sta certo male, ma che in più può contare su uno squadrone costruito negli anni e che può puntare tranquillamente allo scudetto.

Finisce 1-3 quindi per i Blues, con in gol ancora Lampard che da quando ha rinnovato con il Chelsea non la smette più di segnare. E’ primato quindi per la squadra di Abramovich, 10 punti in 4 gare, non male, ma sono da dividere con il Liverpool che mette a segno il colpo di giornata, battendo nel big match il Manchester United.


E dire che Ferguson aveva potuto finalmente schierare in campo il suo pupillo Berbatov, dopo un tira e molla durato un’estate intera. Invece a segnare è il “vecchio” Tevez, mentre Van Der Sar torna il Papersar che conoscevamo in Italia e regala il gol del pareggio. Chiude Babel nel finale e la crisi è ufficialmente aperta per lo United: una sola vittoria in tre gare (ce n’è ancora una da recuperare contro il Fulham), ma soprattutto aggancio alla zona retrocessione.

Zona calda che vede ancor più sorprendentemente il Tottenham ultimo in classifica. Dopo aver speso fior di quattrini per costruire una formazione decente, gli speroni si ritrovano ultimi ad un solo punto dopo la sconfitta di ieri sera nel posticipo anche contro l’Aston Villa in casa. La squadra di Londra con questa vittoria entra di diritto in zona Uefa, insieme alla sorpresa positiva di quest’anno, l‘Hull City, appena arrivato in Premier e già quarto con 7 punti. La vittoria stavolta è arrivata addirittura contro il Newcastle che aveva avuto la meglio anche sullo United, e adesso la convinzione di poter ottenere qualcosa in più di una salvezza cominciano a farsi strada.

Il terzo posto utile per la Champions al momento va all’Arsenal, che dopo un brutto inizio si è ripreso con tre vittorie di fila, l’ultima delle quali con un sonante 0-4 nello stadio del Blackburn, con i biancazzurri tornati quelli confusionari e timorosi dello scorso anno, ma soprattutto con un Adebayor da Oscar, capace di segnare tre gol nel secondo tempo che avrebbero affondato chiunque. Da segnalare il ritorno alla vittoria dell’Everton, altra squadra partita troppo lenta quest’anno, che fatica non poco in casa del penultimo Stoke City, di cui riescono ad aver ragione, dopo essersi fatti raggiungere da 0-2 a 2-2, solo a poco più di 10 minuti dalla fine grazie al solito Tim Cahill. Il percorso inverso invece l’ha fatto il Middlesbrough, partito a razzo si è un pò sgonfiato, finendo k.o. a Portsmouth.

Festeggia la prima vittoria il WBA che batte addirittura il West Ham e si tira fuori dalla zona calda, raggiungendo anche il Manchester United. Concludono la giornata la vittoria del Fulham sul Bolton e l’1-1 tra Wigan e Sunderland.

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