Times: è Ferguson lo sportivo più influente del Regno Unito

Il Times è famoso, oltre che per essere uno dei giornali più autorevoli al mondo, anche per le sue strampalate classifiche, dagli uomini più ricchi del mondo, alle donne più influenti, e tante altre ancora. In tutto questo non può essere esente il mondo dello sport, e tra i 100 nomi degli sportivi più influenti al momento attuale in Gran Bretagna, al primo posto compare il nome di Alex Ferguson, allenatore-manager del Manchester United. Anche più del suo presidente.

Infatti in Inghilterra il baronetto non è soltanto considerato il più bravo allenatore della Premier League, ma molto di più. Lui è colui che sta dietro alla maggior parte delle scelte di marketing dello United, una delle squadre che smuove più capitali in tutto il mondo; ma tira le fila anche sulle scelte politiche della federazione inglese, e delle volte può decidere di intere carriere dei calciatori. La sua leadership è indiscussa, dato che compare nell’organigramma dei Red Devils ormai da decenni.

Calciomercato: torna il tormentone-Villa

Gli emissari dello sceicco Mansour continuano a girovagare per l’Europa con la loro valigetta traboccante di milioni, alla disperata ricerca di un pezzo da novanta da portare a casa prima della fine del mercato invernale.

Dopo il gran rifiuto di Kakà, i Citizens avevano rivolto le proprie attenzioni all’ivoriano Didier Drogba, approfittando anche del rapporto non proprio idilliaco tra il giocatore e mister Scolari. Ma anche in questo caso la valigetta è rimasta chiusa, visto il desiderio dell’attaccante di raggiungere mister Mourinho in quel di Milano, se non ora, almeno a giugno.

Ecco allora aprirsi la pista spagnola, dove gioca David Villa, il talento che la scorsa estate è stato al centro di numerose indiscrezioni di mercato, salvo poi prolungare il contratto con il Valencia fino al 2013. Per averlo il City è disposto a sborsare 70-75 milioni di euro, sebbene debba attendere fino a giugno per poterlo portare a Manchester. Ma figuriamoci se la strada della trattativa è così facile per gli emissari di Mansour…

Mourinho va a caccia di talpe e Balotelli resta ancora fuori

Io non parlo mai dei fatti avvenuti nello spogliatoio. Chi invece ha questa abitudine non può permettersi di far parte della squadra.

Così parlò Roberto Mancini il 7 aprile del 2006, dando sfogo a tutta la sua rabbia per le continue indiscrezioni uscite dallo spogliatoio nerazzurro. Fatto sta che, a quasi due anni di distanza, il Mancio non fa più parte della scuderia mentre la presunta talpa fa ancora il suo sporco lavoro, dando a noi scrivani la possibilità di fare il nostro.

Gli allenatori passano, ma a quanto pare certe abitudini non cambiano mai ed ora, a metà stagione conclusa, se n’è accorto anche mister Mourinho, che deve essere saltato sulla sedia nel leggere le sue parole sulle prime pagine dei giornali, neanche le avesse pronunciate di fronte ai microfoni del tg della sera.

Fa sesso in campo e viene messo in vendita

L’incredibile fatto risale allo scorso anno, e più precisamente a poche ore prima della cruciale gara tra Croazia e Inghilterra, valevole per la qualificazione all’Europeo 2008. Ci troviamo al Maksimir Stadium di Zagabria, e il difensore della Dinamo Dino Drpic, forse incoraggiato dal fatto che giocava in casa, in tutti i sensi, decide di dare sfogo al suo sogno erotico più recondito: fare sesso con sua moglie sul terreno di gioco.

Così, poco prima che si aprissero i cancelli per far entrare i tifosi e lo staff dello stadio, Drpic si mette d’accordo con il custode per accendere le luci e farlo entrare in anticipo rispetto agli altri. Il custode accetta e il difensore riesce a realizzare il suo sogno. Sembrava che tutto fosse filato liscio. La sua prestazione fu soddisfacente, sia con la moglie che con la sua nazionale (alla fine la Croazia vinse ed eliminò proprio gli inglesi), il custode non fece la spia e per il calciatore non ci furono problemi. Almeno fino ad oggi.

Fantacalcio: sfruttate il fattore campo di Palermo e Siena

E’ arrivato il momento di Balotelli. Non soltanto per i tifosi dell’Inter, ma anche per i centinaia di Fantallenatori che ad inizio anno avevano puntato su Super Mario, ma che finora sono rimasti delusi. L’assenza di Ibrahimovic per squalifica gli permetterà di scendere in campo, e lui sa benissimo che se non dovesse sfruttare quest’occasione, difficilmente ne avrà altre ancora.

In questa giornata ci sono molti scontri equilibrati, e quindi è molto difficile stabilire quale squadra sarà favorita e quale no. Guardando gli assenti, la Juventus è molto in difficoltà perché Ranieri ha dovuto reinventarsi la difesa per infortuni e squalifiche. Male anche l’attacco della Sampdoria, con il solo Pazzini sicuro di giocare, ma anche le solite difficoltà legate agli infortuni per Roma e Genoa. Da vedere infine come reagirà il Napoli senza il suo motore principale, Hamsik, squalificato.

Ridiamoci su: la giornata tipo del Milan

Pronti per un’altra buona dose di risate? Dopo il capitolo-Inter, ecco arrivare la giornata-tipo dei cugini rossoneri, che negli ultimi tempi hanno spesso offerto il fianco agli attacchi ironici degli avversari.

Stavolta l’autore non è un anonimo o uno sconosciuto, ma un redattore di Affari Italiani che si è divertito a prendere in giro Ancelotti & Co. E potete scomettere che anche qui ci sarà da sbellicarsi, tra battutine velenose sulla dieta del mister e riferimenti alla nota vicenda che avuto come protagonista Kaka.

Non ci credete? E allora continuate a leggere e preparatevi a divertentissimi resoconti che potrebbero arrivare nelle prossime settimane, perché nel bene o nel male tutte le squadre hanno la loro giornata-tipo.

Per un Kakà che va, c’è un Beckham che viene

Ieri pomeriggio alcuni giornalisti di As hanno atteso Kakà sotto casa sua per un’intervista sul suo possibile futuro con la maglia del Real Madrid. Nonostante questa invasione poco opportuna nella sua vita privata, dopo un primo momento di disappunto il calciatore brasiliano ha preferito rimanere sul vago. Alla domanda se c’erano possibilità che a fine stagione possa trasferirsi al Real, Kakà ha preferito non rispondere, ma lasciare la questione in sospeso.

Quando si era trattato del Manchester City, sin da subito il calciatore si affrettò a smentire il suo interessamento e disse che non avrebbe mai firmato per gli inglesi. Adesso questa sua incertezza aggiunge un altro capitolo alla sua vicenda, che pare lo debba portare lontano da Milano. Ma se Kakà andrà via, forse i milanisti potranno consolarsi con un’altra stella: David Beckham.