
Fino a ora conoscevamo i botti d’inverno, quelli che a Capodanno mettono in cantiere un anno e danno il benvenuto all’altro. Non ancora note, le botte d’estate che pure sono diventate una costante sui terreni di gioco. Le chiamano amichevoli di calcio: servono a ciascun club per misurare lo stato di forma in vista della stagione che verrà ma nessuno – finora – aveva spiegato che tali partite di preparazione vanno in scena, in casi sempre più frequenti, su terreni di gioco prestati alla boxe. Prima il Catania, poi il Cagliari. Infine il Brescia. Solo che stavolta un minimo di preveggenza poteva pure arrivare. Quando dici: un obiettivo tutto scritto nel nome. Larissa.
Chissà se, col senno di poi, i dirigenti del Brescia si siano quantomeno riproposti di fare maggiore attenzione in sede di definizione del programma delle amichevoli estive. Già. Perchè nel corso della gara in svolgimento a Trento (Storo, per l’esattezza) nel pomeriggio di ieri, le Rondinelle sono incappate nella (poco) prevedibile rissa di inizio agosto.