Pastore, Chelsea o PSG. Ilicic l’erede

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L’unica certezza su Javier Pastore è che il prossimo anno non militerà più nel campionato italiano.  Il talento argentino è stato corteggiato da diverse squadre, prima Juventus, poi Inter e infine Milan, ma le richieste esose del presidente Zamparini non lasciano speranza  per le squadre italiane che non possono nemmeno avvicinarsi ai 50 milioni pretesi. Rimane così una corsa tra il Chelsea di Villas Boas, che dopo il no di Modric si è gettata a capofitto su Pastore, e il nuovo Paris Saint Germain che con i soldi del Qatar è pronto a fare follie sul mercato.

L’incontro tra Zamparini e Marcelo Simonian, agente del calciatore, è previsto per domani e potrebbe risultare decisivo per il cambio di maglia di Pastore. Le parole del presidente del Palermo non lasciano speranze ai tifosi rosanero, il giocatore verrà venduto per esigenze di bilancio:

Sono costretto a vendere Pastore perchè abbiamo 20 milioni di buco in bilancio e non intendo coprirli di tasca mia. Ho già investito 100 milioni, il Palermo adesso deve camminare con i suoi piedi. Mi auguro che questa storia si chiuda questa settimana perchè non ne posso più.

Balotelli ne fa un’altra: veronica mal riuscita e Mancini lo caccia dal campo (video)

Non ne fa una giusta Mario Balotelli. Nemmeno d’estate, quando la tensione delle partite importanti manca, riesce a star calmo. Lo scenario della sua nuova bravata è lo stadio di Los Angeles in cui il suo Manchester City affrontava i padroni di casa del Galaxy. Supermario segna quasi subito su calcio di rigore, ma alla mezz’ora ha una ghiotta occasione a tu per tu con il portiere, con il compagno Dzeko libero a due passi.

Balotelli ha due scelte, calciare a rete o passare al bosniaco, ed invece…fa la veronica. Una piroetta con tanto di colpo di tacco piuttosto lenta e goffa che non inquadra la porta, ed anche se lo facesse la palla non sarebbe comunque entrata perché sembrava un passaggio al portiere. Immediata la reazione di Mancini.

Uruguay – Paraguay 3-0: fotogallery

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L’Uruguay torna a respirare l’aria del trionfo, aggiudicandosi il trofeo continentale più ambito, la Coppa America, che mancava nel suo palmares da ben 16 anni. Tanto è durato il desiderio della Celeste di mettere in bacheca la sua quindicesima coppa e di trasformarsi nella squadra più titolata d’America (fino ad oggi era prima a pari merito con l’Argentina).

Nel 2004 l’Uruguay si era dovuto accontentare della medaglia di bronzo, mentre nel 2007 non era riuscito ad andare al di là della quarta posizione, battuto nella finalina dal Messico. Ma stavolta la squadra allenata da Tabarez non si è lasciata sfuggire l’occasione di arrivare fino in fondo ed alla fine ha avuto la meglio, battendo nell’atto finale della competizione un Paraguay incapace di proporsi come valido sparring partner.

Coppa America 2011 all’Uruguay: Paraguay battuto 3-0

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Finale dell’edizione 2011 della coppa America
Uruguay-Paraguay 3-0
Reti:
12′ pt Suarez (U), 41′ pt e 44′ st Forlan (U)

Vincitore coppa America 2011: URUGUAY

Il tabellino

URUGUAY (4-4-2): Muslera; M. Pereira, Lugano, Coates, Cáceres; González, Pérez, Arévalo Rios, Á. Pereira; Forlán, Suárez. All. Tabarez
PARAGUAY (4-4-2): Villar; Piris, Da Silva, Veron, Marecos; Vera, Riveros, V. Caceres, Ortigoza; Valdez, Zeballos. All. Martino

Uruguay – Paraguay 3-0

Atto conclusivo della competizione giocata in Argentina che verrà ricordata in primo luogo per la debacle delle formazioni più attese, ovvero i padroni di casa di Leo Messi e compagni e il Brasile dei baby (ancora acerbi) fenomeni. Più sulla carta, ha recitato il campo, che nella realtà. Detto ciò, onore al merito di chi è riuscito ad arrivare fino in fondo: l’Uruguay, già vincitore di 14 edizioni della coppa America, e il Paraguay, che nell’arco della sua storia l’ha vinta solo due volte.

Celeste favorita d’obbligo: lo porta a dire il cammino tenuto nell’arco dell’intero torneo – con una crescita costante e notevole – e il fatto che gli uomini allenati da Tabarez hanno saputo mettere in mostra una coralità che al Paraguay è mancata. Di pancia e di carattere, dal canto loro, Valdez e connazionali si sono fatti largo mettendo a tacere la forza prorompente dell’attacco brasiliano e hanno sopperito con la tenacia a lacune tecniche che ancora sono evidenziate. Uruguay in campo senza Edinson Cavani ma con due punte di sicura affidabilità quali Luis Suarez e Diego Forlan.

Partite storiche: Milan – Benfica, finale Coppa Campioni 1963

Il Milan è stata la prima squadra italiana ad essere arrivata in finale di Coppa Campioni – era il 28 maggio 1958 – e i rossoneri persero tre a due contro il Real Madrid delle cinque vittorie consecutive nella maggiore competizione europea.

I rossoneri sono anche il primo club tricolore ad alzare al cielo la Coppa Campioni nella notte del 22 maggio 1963 allo stadio Wembley. Le mani sono quelle del capitano Cesare Maldini.

I rossoneri arrivano alla finale dopo aver dominato i quarti contro i turchi del Galatasaray – hanno vinto tre a uno ad Istanbul e cinque a zero a San Siro -, e in semifinale contro il Dundee – strada spianata dopo il cinque a uno dell’andata a Milano.

Roma, Sabatini: Vucinic parte, Pastore non arriva

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La Roma scopre le carte in merito al mercato estivo e lo fa per bocca del direttore sportivo Walter Sabatini che dal ritiro di Riscone ha voluto mettere fine alle tante voci che circolano intorno alla squadra giallorossa. Il sunto delle sue parole è più meno questoVucinic probabilmente lascia la Capitale, De Rossi non si tocca, Pastore non vestirà la maglia della Roma nella prossima stagione”. Quanto a Menez, in partenza per la Francia, dove lo attende il Paris Saint Germain:

E’ stata una scelta dolorosa. Ancora non è stato ceduto, gli ho dato il permesso di lasciare il ritiro e di andare ad incontrare il Psg, ma manca ancora l’ok. Mi dispiace non aver potuto lavorare con lui.

Milan, Gattuso chiama Kakà

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Gennaro Gattuso è già pronto per iniziare la nuova stagione calcistica con la voglia di fare e l’esuberanza di un ragazzino, nonostante questa sia la sua tredicesima stagione in rossonero. Dopo il periodo di incomprensioni con Leonardo, l’arrivo di Allegri l’ha rilanciato come una pedina fondamentale del centrocampo milanista e Ringhio è pronto a dare tutto anche quest’anno.

Intanto aspettando il calcio giocato, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, in cui ha parlato di mercato, consigliando l’amico Kakà come suo personale Mister X per rafforzare la squadra, ma anche di calcio giocato, vista l’imminente Supercoppa Italiana in programma il 6 agosto contro i rivali cittadini dell’ Inter. Infine non è mancata una nota polemica in chiusura, sull’ex allenatore Leonardo. Di seguito potrete trovare le dichiarazioni principali rilasciate da Gattuso.

Video: uno dei gol più veloci al mondo

Stabilire qual’è il gol più veloce della storia del calcio è una questione complicata. Ognuno dice la sua e tra tutte le partite che si giocano al mondo è difficile stabilire un limite…

Uno dei gol più veloci della storia del calcio è sicuramente quello che vi propongo nel video in testa al post. Siamo al calcio d’inizio di una partita del campionato d’Eccellenza umbro tra Narnese e Casa del Diavolo.

Amichevoli: Juve battuta dallo Sporting, ma va bene così (fotogallery)

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Comincia male la tourneè americana per la Juventus che perde 2-1 contro lo Sporting Lisbona nella prima uscita di un certo livello. A dir la verità i portoghesi sono molto più avanti nella condizione perché dovranno disputare a breve i play-offs per l’Europa League, ma intanto si possono già registrare le note positive e quelle negative per i bianconeri.

Di buono c’è la voglia e la grinta che Conte ha già cominciato a trasmettere, che sono ciò che è davvero mancato alla Juve nelle ultime due stagioni. Quella squadra fiacca che si vedeva con Ferrara e i suoi successori non esiste più, tanto che, nonostante la preparazione atletica ancora dura e inferiore agli avversari, i bianconeri quasi finivano con il pareggiare.