Pastore, Chelsea o PSG. Ilicic l’erede

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Foto: AP/LaPresse

L’unica certezza su Javier Pastore è che il prossimo anno non militerà più nel campionato italiano.  Il talento argentino è stato corteggiato da diverse squadre, prima Juventus, poi Inter e infine Milan, ma le richieste esose del presidente Zamparini non lasciano speranza  per le squadre italiane che non possono nemmeno avvicinarsi ai 50 milioni pretesi. Rimane così una corsa tra il Chelsea di Villas Boas, che dopo il no di Modric si è gettata a capofitto su Pastore, e il nuovo Paris Saint Germain che con i soldi del Qatar è pronto a fare follie sul mercato.

L’incontro tra Zamparini e Marcelo Simonian, agente del calciatore, è previsto per domani e potrebbe risultare decisivo per il cambio di maglia di Pastore. Le parole del presidente del Palermo non lasciano speranze ai tifosi rosanero, il giocatore verrà venduto per esigenze di bilancio:

Sono costretto a vendere Pastore perchè abbiamo 20 milioni di buco in bilancio e non intendo coprirli di tasca mia. Ho già investito 100 milioni, il Palermo adesso deve camminare con i suoi piedi. Mi auguro che questa storia si chiuda questa settimana perchè non ne posso più.

Per un campione che parte, potrebbe essercene uno che arriva, o meglio che esplode. Infatti l’erede di Pastore il Palermo sembra averlo in casa, almeno a sentire le sue dichiarazioni, ed è Josip Ilicic il ventitreenne sloveno arrivato la scorsa estate dal Maribor, e pronto a diventare un giocatore chiave della squadra siciliana:

Sono pronto a prendere il ruolo di Pastore, sarà un compito difficile nei prossimi anni visto quello che ha fatto Javier, ma io mi sento pronto. Non ho paura di nessuno e di niente.

Sicuramente il carattere non manca a questo ragazzo e se continuerà a giocare come mostrato in queste prime amichevoli, il suo cartellino potrebbe essere ambito da diverse big, proprio come è successo a Pastore. Ma Ilicic sembra voler restare a Palermo per molti anni, Zamparini permettendo:

Ho prolungato fino al 2016, se andrò via dipenderà dalle mie prestazioni e dalla volontà del presidente. A Palermo sto benissimo e vorrei rimanere in Sicilia sino alla fine del contratto. L’importante è che la squadra faccia bene.

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