L’Italia si tinge di verdeoro

di Redazione Commenta

Quando Camoranesi arrivò a vestire la maglia azzurra, in molti storsero il naso. Era un calciatore argentino, parlava a malapena l’italiano, e davanti all’inno non apriva bocca. Erano tante le persone che non lo volevano nell’Italia ma poi le ottime prestazioni, il fatto che laterali destri da noi ce ne sono pochi, e la vittoria al Mondiale, lo hanno fatto sentire più italiano, e nessuno più si è curato di lui.

Ora però pare proprio che diventare un oriundo sia diventato di moda. L’emigrazione di inizio ‘900 dall’Italia al Sudamerica sta per diventare immigrazione dei nipoti di quegli italiani che hanno fatto fortuna, soprattutto in Argentina e Brasile, dalle nostre parti. E non stiamo parlando soltanto di Amauri.

Un passaporto italiano ce l’hanno già anche il difensore dell’Udinese Felipe, il centrocampista della Roma Taddei, o il centrale del Genoa Thiago Motta. Questo doppio passaporto farebbe comodo alle rispettive società perché così hanno liberato un posto per l’extracomunitario, ma anche a Marcello Lippi, che potrebbe utilizzarli nella nazionale azzurra.

Il nome nuovo per l’Italia è quello di Felipe, tornato a giocare ai suoi soliti livelli dopo un paio d’anni di infortuni continui. Contro lo Zenit è stato straordinario, e sta dimostrando sempre più di essere uno dei migliori difensori centrali che abbiamo in Italia. Lui è nato in Brasile, ma vive in Italia da quando aveva 15 anni. Le sue origini gli hanno consentito di ottenere il passaporto comunitario, e visto che proprio il reparto difensivo ha più bisogno di rinforzi, forse Lippi potrebbe farci un pensierino. Cannavaro infatti è vicino al ritiro, e dopo il Mondiale potrebbe dire addio alla nazionale. I vari Barzagli, Bonera, ecc. non sono affidabili, Nesta ormai non è quasi più un calciatore, ed in pratica come centrale ci rimane solo Chiellini, un po’ poco per una delle difese migliori del mondo.

Stesso discorso per l’esterno di destra. Così come è stato “ingaggiato” Camoranesi 6 anni fa per coprire un ruolo in cui pochi italiani giocano a livello internazionale, la stessa opportunità potrebbe essere data a Rodrigo Taddei, centrocampista della Roma che già da qualche anno si dice possa diventare un calciatore azzurro, visto che ha già da un bel po’ il passaporto italiano. Stesso discorso per Thiago Motta, tornato ai livelli di quando giocava nel Barcellona, e che la maglia verderoro l’ha conosciuta soltanto a livello di Under 23, il che non vale per quanto riguarda le presenze nella nazionale maggiore. Per adesso Lippi ha detto che vuole un’Italia composta solo da italiani, e che soltanto per Amauri farebbe un’eccezione. Ma nella vita mai dire mai.

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