Euro 2012, Marchisio: “Noi e Spagna avanti? Ci credo”

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Claudio Marchisio è intervenuto oggi in conferenza stampa a due giorni dalla decisiva sfida contro l’Irlanda del Trap per il passaggio del turno a Euro 2012 di lunedì sera. Il centrocampista della Juventus ha parlato del difficile momento dell’Italia, che per arrivare ai quarti deve sperare anche in un non-biscotto da parte di Spagna e Croazia, che con un pareggio a partire da 2-2 si qualificherebbero entrambe.

RASSICURAZIONE SPAGNA – Marchisio sfrutta le dichiarazioni di Xavi e si dice sicuro che a passare il turno saranno Spagna e Italia.

Pensiamo soltanto a noi, a vincere, e non a quello che potrà succedere in Spagna-Croazia. Xavi ha detto che a passare saremo noi e loro. Ci credo. Ma dobbiamo pensare anche all’occasione persa che ci avrebbe potuto dare già la qualificazione.

MODULO E CONDIZIONE FISICA – Una squadra inevitabilmente stanca dopo le fatiche con la Croazia, emerse già nel secondo tempo della sfida contro i croati.

Abbiamo dato tanto nel primo tempo con la Croazia, quindi nella ripresa abbiamo faticato. È stata una partita dai due volti: eravamo molto lunghi e non riuscivamo a ripartire nel secondo tempo. Non è che non corressimo, al massimo correvamo male. Del resto, abbiamo corso di più proprio nei secondi quarantacinque minuti.

BALOTELLI – Marchisio manda anche un messaggio chiarissimo al compagno di nazionale Mario Balotelli, invitandolo a non sprecare le occasioni che gli vengono concesse.

Merita un’altra possibilità dal primo minuto? Lui ha voglia di rifarsi, sta male quando viene sostituito. Si tiene tutto dentro, ha molta rabbia da tirare fuori. E’ un talento da proteggere, ha tanta rabbia, ma deve capire che le occasioni rischiano di finire.

JUVE – Infine, il centrocampista parla anche delle analogie con la sua Juve e soprattutto della questione sulle tre stelle.

Sembrava sì, qualche partita che ho giocato con la Juve. Tante occasioni create e non sfruttate. Ma qui sono solo tre partite, nel girone, non hai tempo per recuperare terreno. Devi concretizzare le occasioni sottoporta. Due o tre stelle? L’importante è che ci sia lo scudetto, poi le stelle sono quanto uno se le sente dentro.

Photo credits | Getty Images

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