Cannavaro e l’Italia che verrà

di Redazione Commenta

A meno di quindici giorni dal ritorno di Marcello Lippi sulla panchina azzurra, si torna a parlare di nazionale italiana, nonostante il primo impegno sia ancora molto lontano. L’occasione ce la offre un’intervista concessa da Fabio Cannavaro alla Gazzetta dello Sport, in cui il capitano si candida ancora per una maglia al centro della difesa azzurra.

Del resto, già all’indomani dell’infortunio che gli ha impedito di partecipare alla kermesse europea, Cannavaro si era autoeletto capitano fino al 2010, dando la piena disponibilità alla causa della nazionale.

Il ribaltone in panchina non gli ha fatto certo cambiare idea ed ora si dice pronto a prendere per mano una difesa che ha mostrato qualche affanno, per condurla all’appuntamento con la conferma del titolo. Ma che Italia dovremo aspettarci da qui a due anni?


Il capitano non nasconde le difficoltà di una squadra che non può essere completamente smembrata, ma che non può nemmeno più contare su alcuni elementi della “vecchia generazione”. E proprio a partire da lui stesso:

Dovrò lavorare di più, a 35 anni tutto diventa complicato, ma mi divertirò a mettere in difficoltà Lippi.

Ed il mister campione del mondo avrà le sue belle gatte da pelare, a cominciare dal tormentone già annunciato Totti-Nesta. Entrambi hanno rinunciato da tempo alla maglia azzurra, ma c’è chi parla di un loro clamoroso ritorno per le qualificazioni al prossimo mondiale. Lippi in proposito è stato piuttosto chiaro ed ha parlato di “scelte da rispettare”, pur non chiudendo definitivamente la porta.

Ed anche Cannavaro è voluto entrare nel merito della questione, tendendo la mano agli ex compagni di nazionale:

Se chiedessero di rientrare, non ci sarebbe niente di male, è successo in Francia con Zidane e Thuram. Le porte sono sempre aperte, le regole valgono per tutti.

L’ultimo capitolo è dedicato ai giovani che potrebbero arrivare a rinforzare la rosa di Lippi:

Giuseppe Rossi lo vedo in Spagna: è bravissimo. Anche Aquilani. Hanno soltanto bisogno d’esperienza. In difesa Chiellini è stato eccellente, e ci sono Barzagli e Gamberini. Poi tanti giovani, tipo Santacroce, ma se uno è davvero forte si vede soltanto nelle grandi partite. Vediamo di farli crescere.

Che faccia avrà la nuova Italia? Lo sapremo dal 20 agosto, quando scenderà in campo la nazionale del Lippi-bis in un’amichevole contro l’Austria. E Fabio Cannavaro sarà ancora lì a ricoprire il ruolo di condottiero!

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