Mourinho difende Cristiano Ronaldo

di Redazione 4

L’uscita agli ottavi di finale per mano della Spagna ha creato non poche polemiche in casa-Portogallo, con un batti e ribatti di responsabilità che sembra destinato a proseguire per lungo tempo. Il primo a mostrare il disappunto era stato Cristiano Ronaldo subito dopo il triplice fischio finale che rimandava i lusitani a casa, quando in diretta mondiale sputava contro una telecamera.

Ma se il gesto del capitano ci può stare alla fine di una gara da dentro o fuori, quello che proprio non ci sta è il seguito, con la stella del Real pronta a gettare la colpa della debacle sul suo tecnico:

Sono distrutto, desolato e frustrato, con una tristezza inimmaginabile. Come spiego la sconfitta? Chiedete a Queiroz.

In difesa del talento portoghese si è schierato Josè Mourinho, neo-tecnico del Real, alla sua prima polemica in terra spagnola:

Ronaldo non si tocca. Cristiano adesso deve pensare alle vacanze, deve stare tranquillo. La prossima stagione non permetterò che abbia su di lui la responsabilità della squadra.

Chiara la frecciata a mister Queiroz, tecnico di una nazionale che non può contare su un gran numero di talenti e che per forza di cose deve far affidamanento sul numero 9 delle merengues. Ma c’è anche chi difende l’operato dell’allenatore portoghese, come Luis Figo altro lusitano illustre:

Non mi interessa quello che fa Cristiano Ronaldo, mi interessa l’immagine della Nazionale. Un capitano, indipendentemente che si vinca o si perda, deve sempre difendere il gruppo. Soprattutto nei momenti più difficili deve mettere sempre davanti tutto il gruppo.

Dura la chiosa di Queiroz, per nulla intimorito dalle accuse di Ronaldo e del suo avvocato difensore:

Se devo passare tutta la vita a insegnare alle persone come contenere le proprie frustrazioni, lo farò. Ronaldo? Non lo ignoreremo, non siamo qui per essere amici dei giocatori, non bisogna permettere che qualcuno si metta al di sopra degli interessi della Nazionale. Questa squadra ha bisogno di Ronaldo e Ronaldo ha bisogno del Portogallo. Se questa maglia è troppo stretta per qualcuno, non è necessario indossarla.

Insomma, se Ronaldo non è d’accordo con le scelte del ct, può anche decidere di non rispondere alle prossime convocazioni e  – a giudicare da quanto combinato dall’asso portoghese nella kermesse mondiale – non credo che in molti ne piangerebbero l’assenza.

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