I Mondiali che si svolgeranno nel 2026 in Messico, Canada e Usa saranno la prima edizione che potrà contare sulla presenza di ben 48 team. In realtà, però, le informazioni finiscono qui, dal momento che bisogna ancora prendere la decisione su come queste tre nazioni si divideranno le partite e quanti match verranno giocati.
Il periodo dell’anno cambierà, ovviamente, rispetto all’edizione in Qatar di quest’anno. Infatti, i Mondiali americani si svolgeranno tra il mese di giugno e quello di luglio del 2026 in ben sedici stadi di altrettante città in Messico, in Canada e pure negli Stati Uniti. L’assegnazione a queste tre nazioni è avvenuta nel 2018. Come è stato già detto, si tratta della prima edizione in cui ci saranno non più 32 squadre, ma addirittura 48. Si tratta di un cambiamento radicale, dal momento che questa formula è stata introdotta nel 1998 e mai più cambiata per oltre vent’anni. Di conseguenza, è chiaro che dovrà cambiare la struttura sia dal calendario che del tabellone.
Spetterà inevitabilmente alla FIFA scegliere il numero delle partite del Mondiale, ma anche come si svolgeranno i gironi, il numero di squadre che saranno presenti all’interno di ciascun girone e il numero di team che riusciranno a qualificarsi in ogni girone.
Giusto per fare un esempio, nell’edizione in Qatar la FIFA ha deciso di inserire ben 64 squadre, mentre nel 2024 tale numero crescerà fino ad arrivare a 80, ma si potrebbe anche sfondare tale quota e raggiungere il muro dei 100 team. Non solo, visto che a quanto pare sarà una delle numerose novità, come ad esempio la scelta di introdurre già dalla fase a gironi i calci di rigore in caso di pareggio, e certe ipotesi, un po’ sconclusionate a dire la verità, parlano addirittura di calci di rigore da tenersi prima del fischio iniziale delle partite.
I Mondiali del 2026 per la FIFA rappresentano una nuova occasione per poter provare ad aumentare il più possibile l’interesse per il calcio nel continente americano. Nello specifico, l’obiettivo è quello di aumentare l’appeal di questo sport negli Stati Uniti, ovvero la nazione dove si svolgerà buona parte delle partite.
La FIFA, tra le altre cose, prese la decisione che, in seguito alle edizioni tenutesi in Russia e in Qatar, i Mondiali dovevano essere giocati in continente differenti rispetto all’Asia e all’Europa. Non solo, dal momento che finalmente sono state nuovamente accettate le candidature congiunte di varie nazioni, qualcosa che invece era stato severamente vietato dopo i Mondiali del 2002 che si sono svolti in Giappone e in Corea del Sud.