Mondiale 2022: gare a gennaio e strutture non adeguate, il caso Qatar manda in tilt la Fifa

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Le accuse sui “petroldollari” che avrebbero comprato la candidatura del Qatar si fanno sempre più insistenti, e nonostante le dure opposizioni dei vertici Fifa, dopo appena due settimane dell’assegnazione del Mondiale 2022 alla nazione araba, già molti dubbi e perplessità cominciano a sollevarsi.

Il primo, più ovvio, è il clima. I Mondiali da sempre si sono disputati tra giugno e luglio. Ma nel deserto arabo c’è il rischio di giocare partite a 45 gradi all’ombra, con un picco di spreco energetico immenso se si pensa all’aria condizionata che ci vorrà per sostenere le milioni di persone che si recheranno nella nazione. La proposta è stata avanzata inizialmente da Beckenbauer, poi è stata avvallata da Platini, ed ora pare che anche Blatter ci stia pensando: spostare il campionato del mondo a gennaio.

Una scelta che, dal punto di vista degli sponsor, sembra a dir poco impossibile. A gennaio infatti siamo nel pieno della maggior parte dei campionati, è aperta la campagna acquisti, e questo significherebbe, a causa dei ritiri, far slittare gran parte dei campionati anche a dicembre, feste natalizie comprese. Il danno per i campionati europei e per gli sponsor sarebbe enorme, anche se soltanto nel mese di gennaio ci sono temperature degne di una partita di calcio, con 15-20 gradi di media.

Ma non finisce qui. Il Qatar infatti è un Paese troppo piccolo per poter ospitare gli 8 stadi, con relative infrastrutture, che ci vogliono per un Mondiale, e per questo sembra che si voglia allargare la candidatura ad altri Stati come gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita. Ma questo, oltre ad andare contro le regole, comporterebbe un problema politico, visto che non corre buon sangue tra i vari Paesi.

Insomma, se qualcosa verrà modificato, tutto pare che comincerà dopo il Mondiale russo del 2018, ma intanto qualche domanda sorge nella mente delle persone dotate di buon senso: ma i responsabili della valutazione della candidatura del Qatar, non si sono accorti di queste problematiche per tempo? Cosa avevano in mente i delegati Fifa quando hanno votato per lo Stato arabo? E soprattutto, cosa i delegati del Qatar hanno promesso per ottenere il torneo? A questo punto anche il rischio di cambiare la candidatura in corsa (non sarebbe la prima volta) comincia a farsi concreto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>