Milan: addio Beckham, ma i problemi nella lista Uefa non finiscono qui

di Redazione Commenta

Tra 2 settimane ricominceranno la Champions e la coppa Uefa, e di conseguenza i club di tutta Europa devono presentare la lista dei calciatori che parteciperanno alle competizioni. Un dato subito salta all’occhio: nella lista del Milan manca David Beckham. Non dovrebbero esserci segnali più evidenti di questo: lo Spice Boy a marzo andrà via.

La conferma arriva dopo che Philip Anschutz, presidente della squadra detentrice del cartellino del calciatore, ha sbottato furiosamente in conferenza stampa dicendo che il calciatore deve necessariamente rispettare il contratto. 24 ore dopo anche l’allenatore Bruce Arena ha dichiarato di rivolere indietro Beck, ed infine anche Galliani ha ammesso che, siccome i dirigenti americani si sono comportati bene con il Milan, non ha alcuna intenzione di pestargli i piedi. Chiusa qui la questione? Forse no…

Infatti subdolamente il dirigente rossonero ha dichiarato:

Se il centrocampista però dovesse liberarsi, il Milan sarebbe pronto ad acquistarlo.

Tradotto significherebbe che se a giugno Beckham decidesse di lasciare i Galaxy, il Milan lo accoglierebbe a braccia aperte. Mossa astuta per non scontentare nessuno, anche se gli americani, non abituati a questo genere di operazioni, potrebbero non prenderla tanto con il sorriso. Per adesso, nonostante a febbraio i rossoneri abbiano il doppio impegno contro il Werder Brema, l’inglese è rimasto fuori dalla lista, mentre gli si è preferito Ringho Gattuso, che come al solito sta bruciando i tempi di recupero. Secondo il dottor Martens, ha spiegato il centrocampista a Sky Sport, se tutto andasse per il meglio, tra due mesi potremmo rivederlo in campo, proprio in tempo per l’eventuale semifinale.

Per un Gattuso che arriva, c’è un Borriello che va. I problemi fisici dell’attaccante ex Genoa sono inversamente proporzionali a quelli del collega centrocampista. Se Gattuso infatti migliora, Borriello peggiora sempre di più. Si è infatti riacutizzato il problema al flessore destro il quale, se la diagnosi venisse confermata, porterebbe ad altri due mesi di stop. Per questo pare che nella lista presentata oggi all’Uefa non compaia nemmeno il suo nome.

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