Milanesi in crisi, la spiegazione di Moratti

di Redazione Commenta

Inter e Milan rallentano il passo e mostrano evidenti segni di cedimento, specie tra le mura domestiche, dove entrambe faticano a trovare la quadratura del cerchio. I rossoneri hanno perso tre delle quattro di gare di campionato disputate, due delle quali proprio davanti al pubblico amico e contro squadre non proprio irresistibili (chiediamo scusa ai tifosi di Sampdoria ed Atalanta). L’Inter ha perso entrambe le gare giocate in casa (contro Roma), non mostrando segnali positivi neanche in coppa. A chi dare la colpa per il momento no delle milanesi? Moratti prova a dare una spiegazione.

Il Presidente dell’Inter dà la colpa alla crisi economica che sta interessando l’intero Pianeta:

Può capitare, è legata alla crisi generale, per cui il Milan ha venduto alcuni giocatori e noi cerchiamo di puntare sui giovani. Così non hai la sicurezza di avere una super squadra, poi tutto è legato al lavoro. Giocatori da 20 milioni di euro in questo momento non se ne possono avere e se non ce li hai questo è quel che succede.

Spiegazione lapalissiana, ma comunque efficace, anche se non si spiega come mai le due milanesi continuino a prendere sonori ceffoni sul terreno di San Siro. La sconfitta contro il Siena in particolare non viene digerita dal patron nerazzurro, che comunque rimane ottimista:

Una sconfitta che arriva male perché era necessario vincere, poteva essere un segnale positivo per la squadra, sarebbe stato importante, questo al di là dei tifosi che possono capire il momento. Adesso ci sono altre due opportunità mercoledì e domenica, in questi casi bisogna lavorare, il materiale c’è e abbiamo sia un allenatore capace di capire le cose sia giocatori in abbondanza. Le sconfitte si vivono con poco piacere, speriamo che arrivino presto i risultati per garantire fiducia alla squadra. Sono  ottimista, perché abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Come del resto il Siena. Se poi non la vinci, l’interpretazione è relativa. Non abbiamo più una super squadra.

[Photo Credits | Getty Images]

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