Juve, analisi della crisi

di Redazione 3

Doveva essere l’anno del riscatto per la Juventus, dopo il secondo posto conquistato sei mesi fa alle spalle di quell’Inter che ha sostituito la Vecchia Signora nel ruolo di ammazza-campionato. Gli sforzi della società erano volti a riconquistare l’antico splendore con una cinquantina di milioni spesi sul mercato per accaparrarsi un centrocampista dai piedi buoni ed un trequartista capace di dettare i tempi e di far girare la squadra.

Pronti via e la Juve sembra avviata verso una grande stagione: quattro vittorie consecutive ai danni di Chievo, Roma, Lazio e Livorno. Poi comincia l’altalena con due pareggi e la prima scoppola rimediata in casa del Palermo. Ancora un punticino con la Fiorentina e finalmente due vittorie consecutive, una con il Siena ed una nettissima con la Sampdoria (5-1). ‘Grande Juve’ si disse, ma la mezza crisi era dietro l’angolo e si manifestò nella gara contro il Napoli, quando i bianconeri riuscirono a farsi rimontare, per poi perdere 3-2 fra le mura amiche.

Ancora tre punti rimediati contro l’Udinese-spuntata (nell’occasione mancava di diversi giocatori importanti) in una partita non certo esaltante ed ancora una goleada ai danni dell’Atalanta. Poi di nuovo lo stop in casa del Cagliari, con i sardi a dare lezioni di calcio ad una Juve frastornata. E veniamo al momento clou della stagione, quando la Vecchia Signora veniva chiamata a recuperare punti all’Inter nello scontro diretto, per poi affrontare il Bayern Monaco nell’ultima decisiva gara del girone di Champions.

Buona la prima (2-1 ai nerazzurri), ma male, malissimo la seconda, con i tedeschi padroni del campo a Torino e strabordanti di fronte ad una Juve sempre fuori partita. Il colpo è duro da digerire, tanto che gli uomini di Ferrara rimediano una sonora sconfitta in quel di Bari, per poi lasciare strada anche al Catania, fino ad allora ultima in classifica.

A chi dare la colpa? La curva ha già individuato i responsabili, contestando la dirigenza a più riprese. Secco, Blanc & Co. fino ad ora non hanno dimostrato di saper tenere in mano la situazione, limitandosi a confermare la fiducia a Ferrara. Il tecnico da parte sua ha più volte ammesso la poca esperienza da allenatore e viene difficile imputargli più colpe di quante ne abbia (forse l’unica è quella di non farsi da parte volontariamente). In quanto ai giocatori, mezza difesa non è più quella dei bei tempi (leggi Cannavaro e Grosso), gli attaccanti non sono affatto prolifici ed i nuovi acquisti si stanno rivelando dei mezzi bidoni.

In queste ore si parla di un ritorno di Bettega nel ruolo di consulente per il mercato ed il popolo bianconero ora spera nella svolta. Basterà la presenza dell’ex campione a tirare fuori dai guai la Juve?

Commenti (3)

  1. Bobby Gol siamo tutti con te!!!

    Io sto sempre con la Juve ma la Dirigenza vorrei ucciderla a mani nude, dilettanti allo sbaraglio!

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