Juventus – Inter, Marotta: “Gli errori arbitrali si bilanciano”

di Redazione Commenta

Il derby d’Italia continua a far discutere a quasi quarantotto ore dal fischio finale di Tagliavento. Ed è proprio la giacchetta nera a finire sul banco degli imputati, nonostante le sue decisioni sbagliate non abbiano influito sul risultato finale. A gettare acqua sul fuoco è Beppe Marotta, ad della Vecchia Signora, convinto che alla fine del campionato i torti ed i favori trovino lo stesso peso sulla bilancia.

Marotta è pronto a scommettere sulla buonafede della classe arbitrale e pensa che alla fine della fiera gli errori arbitrali si bilancino:

Gli errori fanno parte del gioco, ci sono stati e ci saranno ancora. Anche i grandi arbitri dell’epoca hanno commesso degli errori. La componente arbitrale valuta non con mezzi tecnologici, e quindi l’errore umano è dietro l’angolo. La differenza con quanto accadeva prima, è che adesso con la televisione si può vivisezionare ogni immagine nel dettaglio. Innanzitutto però, bisogna escludere qualsiasi ipotesi di malafede sennò non saremmo neanche qui a parlare. Poi parlare di Juve significa parlare di una società che – come tutte le altre squadre – ha arbitraggi che magari portanno dei favori e altri al contrario, ma nel lungo periodo gli episodi a favore e a sfavore si bilanciano in qualche modo. Basti pensare che il Catania l’anno scorso ha avuto 11 errori a favore e noi solo 4. Riportando tutto sul bilancino vedrete che poi tutto si bilancia.

Errori arbitrali a parte, il pensiero di Marotta torna alla sconfitta contro l’Inter ed alla mancanza di Conte sulla panchina nerazzurra:

La sua mancanza pesa e questo anzi dimostra come il cammino fatto dalla Juventus dalla sua squalifica sia stato ancora più difficoltoso, perché è stata sottratta una parte importante alla forza della squadra. Siamo a 15-16 partite senza la sua presenza in panchina e fin qui abbiamo perso solo una volta. Come l’ho trovato dopo la sconfitta con l’Inter? Come un leone in gabbia. Non ha potuto esternare la sua cattiveria sportiva nei 90 minuti e da ex calciatore e allenatore non in panchina stava patendo, ma già pensava al giorno dopo. Era un Conte arrabbiato, ma molto carico.

Se lo augurano i tifosi della Vecchia Signora, che tra meno di quarantotto ore si ritroveranno ad ammirare la propria squadra in Champions.

[Photo Credits | Getty Images]

 

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