Inter in testa tra mille polemiche

di Redazione Commenta

Gli anni passano, ma le polemiche restano. E se poi a lamentarsi è proprio la squadra che ha maggiormente beneficiato dei favori arbitrali in questi ultimi anni, allora la vicenda assume un aspetto quasi comico. Ma ognuno tira l’acqua al suo mulino e può capitare di vedere un Mourinho infuriato (forse non solo per la partita in sé) che si alza dalla panchina e si rivolge all’arbitro con termini non proprio da lord inglese.

Non che il portighese si sia esibito in chissà quale dissertazione scurrile, ma accusare un arbitro di aver paura è forse più grave che mandarlo a quel paese. E poi cosa doveva temere l’arbitro?

Secondo me ha sofferto di troppa pressione. Ci vogliono arbitri più esperti, soprattutto quando ci sono tutte queste polemiche. La Roma ha perso in Coppa Italia per un fuorigioco di dieci centimetri di Samuel che è stato vissuto come un dramma nazionale. Il gol di Mexes a Napoli era di venti centimetri irregolare.

Nella settimana delle polemiche ci mancava solo questa a surriscaldare l’ambiente. Certo è che di errori ne sono stati commessi negli ultimi due giorni, ma probabilmente il buon Mourinho ha perso l’ennesima buona occasione per tacere. Chiedete a Mazzarri, ad esempio:

Il rigore su Pazzini era macroscopico perché Cordoba si disinteressa completamente del pallone. In più c’è stato un cazzotto netto di Adriano a Gastaldello in area. L’arbitro non l’ha visto. Si può dire tutto tranne che l’arbitro abbia penalizzato l’Inter e infatti mi ha sorpreso molto che Mourinho si sia lamentato.

Intanto l’Inter è riuscita a riprendersi la testa solitaria della classifica, superando l’ostacolo Sampdoria, nonostante l’assenza di Ibrahimovic e le tensioni accumulate durante la settimana per gli spifferi provenienti dallo spogliatoio.

Le polemiche continueranno, ma per fortuna mercoledì ci attende il turno infrasettimanale e potremo tornare a paralre di calcio. O almeno si spera…

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