Da Ancelotti a Mihajlovic, il toto-allenatore dell’Inter

Foto: AP/LaPresse

Tra le tante panchine traballanti della Serie A una delle più solide sembrava essere quella dell’Inter, con Leonardo confermatissimo dopo il secondo posto in campionato e la conquista della Coppa Italia. Ma nel calcio, si sa, gli amori spesso finiscono ancor prima di nascere ed il tecnico brasiliano non ci ha messo molto a decidere di abbandonare la causa nerazzurra per sedersi dietro una scrivania del Paris Saint Germain.

Scelta di vita e di cuore, certo, come quella che ha fatto Carlo Ancelotti, cercato ieri da Moratti, ma fermissimo nella sua decisione: “Io all’Inter? Non potrei mai! Non me la sentirei di avere il Milan come avversario”. I tifosi rossoneri scongiurano dunque il pericolo di ritrovarsi di fronte un altro “traditore”, come accadde proprio con Leo, che lo scorso Natale gli mandò il panettone di traverso, firmando per il nemico. Ancelotti dunque rifiuta la panca nerazzurra e lo stesso fa Marcelo Bielsa. Ma allora chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter?

La dirigenza nerazzurra è alla ricerca di un tecnico che possa garantire continuità di risultati, che possa riaprire (o continuare, se preferite) un ciclo. Il sogno resta Villas Boas, che però non sembra intenzionato a lasciare la panca del Porto ed in più ha una clausola di rescissione pari al 15 milioni di euro.

Delio Rossi ha ammesso che non potrebbe rifiutare un’eventuale proposta di Moratti e lo stesso farebbe Sinisa Mihajlovic, ex giocatore nerazzurro ed al fianco di Mancini in panchina qualche anno fa. Entrambi però sono sotto contratto (Palermo e Fiorentina) e Moratti proprio stamattina ha manifestato l’intenzione di escludere dalla lista i nomi degli allenatori “occupati”.

Restano un paio di possibilità, ovvero quelle che portano sulle tracce di Claudio Ranieri, nemico giurato dei nerazzurri ai tempi della Juve, e di Gasperini, ex allenatore del Genoa. Il primo rappresenterebbe una garanzia, mentre il secondo sarebbe un po’ una scommessa, non avendo mai allenato grandi club. Quale sarà la strategia adottata dall’Inter?

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