A quanto pare ci siamo: il matrimonio tra l’Inter e Dybala stavolta si farà per davvero, non come si vociferava qualche anno fa. Quella che sembrava essere una suggestione di calciomercato in realtà non lo è, perché le parti si sono incontrate alcune settimane fa e in questi ultimi giorni stanno lavorando per trovare un accordo. Quale? Nel prossimo paragrafo i primi dettagli, e in aggiunta una riflessione su come potrebbe cambiare l’attacco dell’Inter con l’argentino ormai ex Juve.
Bye bye Lautaro
Se Dybala dovesse vestire nerazzurro a partire dal prossimo giugno, come sembrerebbe stando alle ultime voci di mercato che danno l’argentino pronto a sbarcare a Milano a giugno e a restarci per 4 anni guadagnando 6 milioni di euro più bonus, allora Lautaro saluterebbe per andare all’Atlético Madrid. Di ufficiale non c’è ancora niente, e non ci sarà niente fino alla fine del campionato, tuttavia, se così sarà, l’attacco dei campioni d’Italia in carica ne guadagnerà a livello di imprevedibilità. L’ex Juve, infatti, è più estroso e tecnicamente superiore rispetto al Toro, che fa della difesa del pallone e del gioco di sponda per il compagno d’attacco le sue armi migliori. L’unica pecca di quello che Zamparini anni fa definì il “Messi del futuro” è il suo essere soggetto a continui infortuni: La Joya nel corso di questa stagione con la maglia bianconera ha saltato tante partite, e questa cosa potrebbe ripetersi anche nel caso in cui dovesse giocare nell’Inter. Sarebbe riduttivo sostenere che la colpa dei suoi prolungati stop sia dovuta solo ed esclusivamente alla sua struttura fisica; la verità è che la causa principale è da ricercarsi nei fitti calendari calcistici odierni, che espongono qualsiasi atleta, Dybala compreso, a sforzi talmente importanti che alla lunga impediscono a chiunque di disputare tutte le partite previste in agenda. Per fare un esempio, basterebbe pensare al roccioso Osimhen, che a fine febbraio a causa di un sovraccarico al ginocchio destro dovette fermarsi per alcuni giorni; e si sta pur sempre parlando del bomber più robusto della Serie A! Insomma, l’unico dubbio riguardante Dybala non sarebbe di natura tecnica quanto legato alla sua integrità fisica, nell’arco di un intero anno sportivo che sarà decisamente denso di appuntamenti. Tenendo conto che a prescindere da come andrà a finire la lotta scudetto – il Milan dopo la clamorosa sconfitta dell’Inter a Bologna è favorito – l’anno prossimo i nerazzurri partecipando alla Champions League avranno bisogno di disporre di una rosa pronta a dare il massimo ogni 3 giorni. E Dybala all’interno di questa rosa non ci starebbe male.
I bomber interisti della prossima stagione
Il parco attaccanti dell’Inter della prossima stagione non sarà diverso rispetto a oggi solamente per l’arrivo di Dybala e la partenza di Lautaro, che potrebbe portare nelle casse nerazzurre un tesoretto da 60 milioni di euro, cifra che l’Atlético Madrid spenderebbe volentieri per accontentare Simeone; in aggiunta ci sarebbe Alexis Sánchez pronto a lasciare. Da un lato il cileno è stanco di giocare solo 15/20 minuti a partita (quando va bene), e dall’altro lato c’è la volontà da parte della società di liberarsi di un ingaggio importante – El Niño Maravilla guadagna all’anno circa 7 milioni di euro. Stando così le cose ci sarebbe da trovare un suo sostituto, ma con caratteristiche tecniche diverse, perché a quel punto avrebbe senso ingaggiare un vice-Džeko, considerando che Correa per come sta in campo è simile a Sánchez. E questo sostituto potrebbe essere Scamacca, che attualmente costa 40 milioni di euro. Con i soldi ottenuti grazie alla cessione del Toro l’Inter potrebbe puntare sulla boa neroverde, utilizzando poi i restanti 20 milioni per pagare parte degli ingaggi della rosa. Ovviamente questa è solo un’ipotesi, comunque economicamente fattibile, il che non guasta visti i tempi difficili che sta vivendo il calcio italiano. La palla dunque passa a Lautaro, che potrebbe anche decidere di non partire. In quel caso la Beneamata dovrà fare un altro tipo di ragionamento, e dovrà farlo al massimo entro le prossime settimane, perché è già tempo di programmare la stagione che verrà.