Wembley: vecchio o nuovo è sempre un gioiello

di Redazione 1

Tempio del calcio. E’ una definizione piuttosto inflazionata ed usata spesso a sproposito dai vari telecronisti sportivi, che si trovano a dover commentare le partite dagli stadi più importanti d’Europa.

A modo suo, ogni impianto si può considerare un vero e proprio tempio, soprattutto oggi che lo stadio somiglia sempre più ad museo da visitare in tour organizzati. Personalmente continuo a ribadire che il titolo spetti al Maracanà, se non altro, per il numero di spettatori che è riuscito a contenere in una sola gara, ma spesso ho sentito parlare di Wembley come del “tempio storico del calcio”.

In effetti sono tali e tanti gli avvenimenti che ha ospitato, che gli si deve riconoscere una grande importanza a livello sia europeo che mondiale, forse perché da quelle parti si vantano di aver dato le origini al calcio e ci tengono a far bella figura, mostrando impianti belli da vedere e a misura di tifoso.


E ci tengono così tanto da arrivare a distruggere uno stadio per ricostruirlo da capo, rendendolo un vero gioiello di funzionalità. Parlando di Wembley, infatti, bisognerebbe distinguere tra il “vecchio” ed il “nuovo”, perché gli inglesi non si sono limitati a ristrutturare come si fa in qualunque altra parte del mondo.

Il vecchio Wembley fu costruito in soli 300 giorni, utilizzando 25.000 tonnellate di ferro e 1000 di acciaio. Inaugurato dal Re Giorgio V, fu sempre considerato il fiore all’occhiello del calcio inglese. Era uno dei pochi stadi inglesi a presentare una pista di atletica ed è ricordato soprattutto per le twin towers alte 38 metri, poste all’ingresso della tribuna principale.

Ora le torri non ci sono più e la caratteristica principale del nuovo stadio è quell’arco d’acciaio alto 133 metri e lungo 315, che non ha solo una funzione puramente estetica, ma serve soprattutto per sorreggere la copertura. Il palco reale è stato ricostruito nella stessa posizione, mentre la pista di atletica è “a scomparsa”, viene cioè montata all’occorrenza, riducendo il numero di spettatori e coprendo una parte del campo.

La ricostruzione è costata ben 757 milioni di sterline, cifra mai utilizzata per un impianto sportivo, ma il costo verrà ammortizzato in pochi anni, visto il gran numero di avvenimenti che può ospitare e soprattutto considerando i prezzi dei posti riservati ai vip: 12 mila euro l’anno per 10 anni, mentre una saletta che può ospitare 20 persone costa solo 400 mila euro l’anno. E gli abbonamenti sono andati a ruba!

Non sarà lo stadio più bello del mondo, ma di certo è un vero gioiello e non ha nulla da invidiare ai vari stadi storici sparsi per l’Europa. Però, megalomani questi inglesi!

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