Torneo di Viareggio 2013: Anderlecht campione, Milan ko in finale

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Finale Torneo di Viareggio 2013

Stadio dei Pini di Viareggio

Milan – Anderlecht 0-3

Reti: 5′ st e 32′ st Acheampong (A) , 49′ st Jaadi  (A)

Sfuma sul più bello il sogno del Milan, arrivato in finale nel Torneo di Viareggio e costretto ad arrendersi di fronte all’Anderlecht. I ragazzi di Dolcetti hanno tenuto testa ai belgi per tutto il primo tempo, rischiando anche di passare in vantaggio al minuto numero 24, quando Petagna riceveva da Ganz e faceva tremare la traversa. Lo stesso Ganz falliva di lì a poco un’occasione d’oro, mentre l’Anderlecht cercava di farsi vedere con Diarra.

Nella ripresa i belgi prendevano in mano le redini del gioco e trovavano subito la via del gol. Correva il 5′ minuto quando Acheampong freddava Narduzzo, costringendo il Milan a rincorrere. I rossoneri cercavano la reazione, ma i tentativi di Ganz e compagni si infrangevano contro il muro avversario. Alla mezzora arrivava poi il raddoppio dell’Anderlecht, ancora con Acheompong, bravo ad infilare la difesa avversaria ed a battere il portiere.

Il Milan predeva fiducia ed i belgi ne approfittavano per infierire al minuto numero 94, quando Jaadi trovava il tris, poco prima del fischio finale. Un vero peccato per la squadra di Dolcetti, che ha lungamente inseguito il sogno di succedere alla Juventus sul trono del Torneo di Viareggio. Delusione anche per Galliani, Braida ed Allegri presenti in tribuna, sebbene il Milan possa vantarsi di aver allestito un buon vivaio, capace di emergere nella realtà del calcio giovanile italiano. L’allenatore della prima squadra ha voluto comunque fare i complimenti ai ragazzi:

I rossoneri hanno fatto una buona partita contro una squadra molto forte fisicamente. I ragazzi hanno però fatto un bel torneo e stanno facendo anche un buon campionato. È importante che il settore giovanile possa rafforzarsi sempre di più e che possa avvicinare qualche giocatore alla Prima Squadra.

Soddisfazione invece per l’Anderlecht allenato da Peeters, che riporta una squadra straniera sul gradino più alto del podio dopo bene sette anni di supremazia nostrana.

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