Italia-Serbia, arrestato capo ultras “incappucciato”

di Redazione 2

Sono durati fino alle 3 di stanotte gli scontri al di fuori dello stadio di Marassi tra la polizia e i presunti tifosi serbi. Tifosi si fa per dire, dato che si trattava di un gruppo di estremisti che hanno scelto la gara di qualificazione all’Europeo contro l’Italia come vetrina per le loro manifestazioni.

Se la situazione all’interno dello stadio era molto preoccupante, fuori è stata anche peggio, con gli ultras che hanno distrutto tutto ciò che potevano distruggere al di là dei cancelli, e sono venuti allo scontro con la polizia. Ad un certo punto si è temuto anche il peggio, quando cioè degli ultras della Sampdoria e del Genoa si sono uniti per fronteggiare quelli serbi come se fosse una vera e propria guerra, ma per fortuna la polizia è intervenuta in tempo e ha fatto allontanare gli italiani.

Il bilancio parla di 16 feriti (2 tra i carabinieri) e 17 arrestati, tra cui anche Ivan, il più scatenato di tutti. Si tratta dell’uomo incappucciato che ha prima divelto la rete di separazione tra la tribuna ospiti e quella centrale, e poi ha lanciato petardi ed inveito contro le forze dell’ordine. Dalle prime ricostruzioni pare si fosse nascosto nel vano bagagli del pullman che stava trasportando i tifosi serbi fuori da Genova, ma gli uomini della Digos sono riusciti a scovarlo e ad arrestarlo. Resta comunque la brutta cronaca di una serata che mai avremmo voluto raccontare, e che speriamo non si ripeta più.

Commenti (2)

  1. Italia-Serbia: chi Vince(nzi)?

    Da: http://piemonte.indymedia.org/article/10267

    Parla la sindaco di Genova Marta Vincenzi (che forse ha contribuito ad evitare una strage).
    Il primo cittadino è’ preoccupatissimo per la città che và a ferro e fuoco. La situazione sembra totalmente fuori controllo.

    “Pronto Questura … dove cazzo siete. Qui sta succedendo un casino … ho cercato di calmare i tifosi serbi, quello che pisciava sulla facciata del Comune mi ha lanciato una bottiglietta. Meno male che mi hanno tenuto se no li prendevo tutti a schiaffoni. Dove minchia siete non vedo una divisa!”

    La Marta in quegli attimi di concitazione non sa che è tutto ok. La finta inerzia fa parte del piano. E’ una normale strategia operativa delle Forse dell’Ordine (pardon Forze). Trattasi dei famosissimi “criteri “morbidi” “a cui è improntata e ispirata alla conduzione dei servizi di ordine pubblico”. La Maroni strategy (lasciare che avvenga la guerriglia urbana per evitare la guerriglia urbana). Ma se l’ordine e la sicurezza brillano sotto la lanterna è anche grazie ad un’arma segreta. Un vero e proprio asso nella manica delle Forze di Polizia: i prefiltraggi.
    Torna alla mente un periodo caldo delle tifoserie locali. Era il Luglio 2005. La tifoseria genoAna si stava organizzando per protestare contro la sentenza della magistratura sportiva (con cui stava per essere disposta la retrocessione in serie C1 della squadra del GENOA).
    Il board dell’intelligence genovese al gran completo si dà convegno. Questore, Comandande Provinciale dei Carabinieri, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Vice Questore Vicario, Assessore Comunale alla Viabilità, Comandante del Corpo di Polizia Municipale, Vice Comandante dei Vigili del Fuoco, Segretari Generali di Genoa Spa e Sampdoria Spa. Vien indetta una riunione supersegreta del Comitato Provinciale del l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (bel nome).

    E’ la storica seduta del 29 luglio 2005. Il Questore Romano (uno che in fatto di ordine pubblico è un’eminenza) prende la parola :

    “… La linea operativa cui si ispira la conduzione dei servizi di ordine pubblico nella circostanza è improntata a criteri “morbidi” che non lasciano comunque spazio a comportamenti in grado di generare forme di illegalità… ma non saranno tollerate iniziative suscettibili di paralizzare punti nevralgici della città … né azioni che possano configurare violazione dei dispositivi di sicurezza predisposti a protezione degli obiettivi ritenuti sensibili. Le affermazioni sopra riportate, sottolinea il Prefetto, sono state esplicitate con chiarezza proprio per evitare che, nel caso in cui dovessero insorgere turbative dell’ordine pubblico, le Forse Dell’ordine (pardon Forze) possano essere tacciate di comportamenti eccessivi o di reazioni sproporzionate rispetto all’entità degli accadimenti…”

    E se nelle tifoserie dovessero annodarsi gruppi di facinorosi, non facilmente controllabili, animati da propositi violenti? (a Genova mai ma a volte capita). Eh?

    Risponde il Prefetto di ferro:

    “Conclusivamente il Prefetto fa presente che per l’occasione è stato comunque predisposto un adeguato dispositivo di sicurezza, in grado di prevenire e contrastare il possibile insorgere di evenienze di particolare gravità”.

    Più o meno quello che s’è realizzato ieri allo Stadio Luigi Ferrarsis di Genova.

    PFIUuuu . Meno male. Hanno evitato una strage.

    Doc. pdf:

    http://piemonte.indymedia.org/attachments/oct2010/prefettura_ge_sismi_anno_2005.pdf

    Link approfondimento:
    “Scoop: Ecco come il SISMI spia i centri sociali”
    http://piemonte.indymedia.org/article/6464

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