Polemiche e discorsi sulla finale di Coppa Italia

Lo spettacolo mandato in onda con la Finale della Coppa Italia, trasmessa in diretta non solo nel nostro Paese, ha gettato un’ombra imbarazzate sul calcio tricolore che ha dovuto fare i conti con la violenza e con l’imperativo televisivo.

Un ultrà della Roma, prima che iniziasse la partita, ha provocato e poi sparato contro i tifosi del Napoli. Il dipartimento di pubblica sicurezza ha confermato questa versione dei fatti, spiegando che uno dei tifosi del Napoli è stato operato in un ospedale romano ed è ancora in gravi condizioni.

Molti hanno pensato che la violenza scatenatasi fuori dallo stadio, prima del match valido per la Coppa Italia, tra Napoli e Fiorentina, potesse stoppare l’evento sportivo e la trasmissione della partita. Invece lo show è andato avanti e sotto gli occhi di milioni di telespettatori, si sono visti andirivieni tra il campo e la tifoseria.

La partita, tanto per dare un’informazione in fin dei conti non molto importante, si è conclusa con la vittoria del Napoli che è andato in goal per tre volte: una doppietta di Insigne e il sigillo sulla gara a cura di Mertens. Vargas, per la Fiorentina, aveva provato ad accorciare le distanze.

Mediaticamente l’evento calcistico è stato messo in secondo piano da quello che è successo sugli spalti e fuori dallo stadio Olimpico di Roma. Di fronte ad una tifoseria viola praticamente inerme e quasi avulsa dal contesto, è emersa la forza dei tifosi del Napoli che hanno mandato a parlare con le autorità sportive un ultrà che indossava una maglietta con su scritto “Speziale libero”. Antonino Speziale ha ucciso nel 2007, fuori dallo stadio di Catania, l’ispettore capo Filippo Raciti.

La vedova Raciti ma anche molti tifosi innamorati del calcio, si aspettavano un gesto forte dei rappresentanti della politica presenti allo Stadio, si aspettavano una subitanea presa di distanze da quello che stava accadendo all’Olimpico.

Le scuse, le interpretazioni e le polemiche nate sabato sera sono state sviluppate ampiamente a conclusione della partita. La domanda allora è: come vi sareste comportati da tifosi e politici?

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