Euro 2008 tra epidemie e minacce

di Redazione 1

Ci siamo quasi. Manca meno di un mese all’inizio della kermesse continentale per la gioia di non è mai sazio di calcio e la disperazione di chi tra volate scudetto e finali varie non ne può proprio più.

Preparate striscioni e bandiere, accomodatevi sui vostri divani ed assicuratevi che nessuno disturbi le vostre giornate davanti alla tv.

Infine incrociate le dita, nella speranza di veder la nostra Italia proseguire nel cammino europeo il più a lungo possibile. Le insidie ci sono e rispondono ai nomi di Francia, Romania e Olanda, ma non crediate che il danno peggiore possa essere quello di perdere una partita. Ci sono minacce ben più serie che potrebbero compromettere lo svolgimento regolare dei Campionati Europei, nonostante da più parti si continui a dichiarare che il rischio è minimo o addirittura inesistente.


Già da un mese le federazioni delle varie nazionali sono state informate su un rischio-morbillo da non sottovalutare, per un’epidemia presente da tempo nei due paesi ospitanti, che potrebbe assumere dimensioni “continentali” nel caso non vengano presi provvedimenti.

Mi direte che beccarsi il morbillo non è il peggiore dei mali, ma provate a pensare ad una squadra non vaccinata che si ritrova in finale a dover rinunciare a quattro-cinque elementi. O provate a pensare ai tifosi che tornano nei propri paesi d’origine portandosi addosso la malattia infettiva. Molte squadre hanno già provveduto alla vaccinazione dei pre-convocati, mentre altre stanno aspettando la lista definitiva per procedere.

Altro giro, altra corsa, altro allarme: epidemia di zecche in Austria. E qui ragazzi non si scherza, perché una puntura di zecca può essere mortale nel 2% dei casi. Pochi? No, secondo la federazione spagnola che ha subito provveduto a richiedere il vaccino per i propri tesserati.

C’è poi un rischio ben più serio e purtroppo in questo caso non c’è vaccino che tenga. E’ degli ultimi giorni la notizia di un allarme terrorismo sugli Europei di calcio. Al Qaida torna a far sentire la sua voce e attraverso il web lancia una minaccia concreta:

Trasformeremo i due paesi più sicuri d’Europa come gli inferni afghano e iracheno.

Da far tremare le gambe solo a leggerlo! La polizia federale svizzera ha fatto sapere di essere pronta ad ogni evenienza, pur non nascondendo la preoccuazione:

E’ evidente che un evento sportivo cosi’ importante in Europa potrebbe rappresentare un obiettivo significativo per i terroristi. Ma non ci sono prove di azioni concrete in preparazione.

Speriamo di goderci in pace la kermesse europea e che l’unica “paura” sia quella di giocar male!

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