Streakers: tra esibizionismo e pubblicità

di Redazione 2

Avete mai sentito parlare di Mark Roberts? Magari non ricorderete il nome, ma di certo avete ancora davanti agli occhi qualche sua esibizione su un campo di calcio. Per quale squadra giocava? Per se stesso o per qualche sponsor, che pensava bene di utilizzarlo come testimonial per le proprie campagne pubblicitarie. Un attore? Quasi.
Tranquilli, il gioco del “chi è?” finisce qui: Mark Roberts è un disoccupato inglese, oggi 42enne, che nel corso degli anni si è esibito in oltre 380 streaks completi, diventando un vero numero uno nel suo campo.

Giusto per intenderci, lo streaker è uno di quei pazzi scatenati, che tante volte abbiamo visto correre nudi su un campo di calcio, interrompendo partite per lo più importanti o comunque molto seguite da pubblico e tv. Un siparietto che diverte sicuramente gli spettatori, ma che il più delle volte fa infuriare i protagonisti in campo, costretti ad interrompere il gioco, per aspettare che l’intruso venga fermato e portato via a forza.

Immaginate ora cosa significhi ripetere la scena per 380 volte, mostrare il proprio corpo nudo, quanto e più di un attore porno. Da pazzi! Eppure il buon Roberts lo ha fatto, guadagnandosi la fama di principe degli streakers, nonché un discreto gruzzoletto sul conto in banca. Eh si, perché, nonostante lui ci racconti la storiella del “clown” che vuole solo far divertire il pubblico, non si può negare che almeno parte delle sue performances siano state abbondantemente ripagate con fior di sterline.


Ricordate quella volta che invase il campo nella finale di Coppa Uefa tra Porto e Celtic nel 2003? Mise da arbitro e cartellino rosso sventolato qua e là e poi via i vestiti (tutti!) ed un tentativo di corsa, prima di essere acciuffato dagli agenti. Sulla schiena in bella evidenza la pubblicità di un Casino on line, la cui fama aumentò a dismisura dopo l’esibizione di Roberts.

E purtroppo (o per fortuna, dipende dal punto di vista) non è l’unico esempio di disturbatore. Molti ricorderanno Ben Hollywood, che in una gara di qualificazione per la Coppa del Mondo entrò in campo vestito solo di uno sporran (la borsa scozzese che si indossa solitamente sul gonnellino) e, zigzagando tra i giocatori allibbiti, andò a stringere la mano al portiere della Scozia.

Che dire poi di Vanessa Richards e Rachel Sadler, che nel ’97 si esibirono quasi nude per 5 minuti sul campo del Middlesbrough, a completo beneficio di Gascoigne appena lasciato dalla moglie? Gazza ritrovò il sorriso ma le due intruse vennero condannate a 12 mesi con la condizionale!

E poi il mitico “Jimmy Jump”, al secolo Marquet Cot, che invase il campo nella finale degli Europei tra Portogallo e Grecia: la sciarpa del Barcellona lanciata verso Figo e poi la corsa sfrenata verso la porta ed il tuffo oltre la linea. Gol! Poi venne preso di forza e portato via, ma il suo scopo lo aveva raggiunto ed il pubblico sembrava aver gradito. Come sempre, del resto, nelle esibizioni di questi pazzi streakers!

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