Palloni mondiali: la protesta dei calciatori e le giustificazioni dell’Adidas

di Redazione Commenta

Ci eravamo già occupati dei palloni del Mondiale in merito alla protesta di Julio Cesar, che definiva il pallone “orribile da far paura” e “pallone da supermercato”. Oggi rincarano la dose anche gli azzurri, con Buffon che parla di pallone “vergognoso”, e Pazzini di “disastro” in quanto non è possibile calibrare un tiro o un colpo di testa perché c’è il rischio che il pallone si sposti all’ultimo istante. Inoltre le proteste di molti altri calciatori riguardano il tempo per abituarsi alla novità.

Il pallone soprannominato Jabulani (“festeggiare” in lingua bantu), è infatti utilizzato sin da dicembre in Bundesliga. In questo modo i calciatori tedeschi e gli stranieri che militano in quel campionato hanno avuto 6 mesi per abituarsi, tutti gli altri no, e questa disparità potrebbe rivelarsi importante durante un torneo che dura solo un mese.

L’Adidas, produttrice del pallone, interviene in questo caos, giustificandosi dicendo che il pallone è stato approvato dalla Fifa, ed inoltre possiede delle scanalature che danno maggiore stabilità al pallone in volo, conferendogli maggiore precisione rispetto a quelli precedenti. Dunque la multinazionale dello sport non capisce di cosa ci si lamenti, ma siamo convinti che, non avendo fatto felice nessuno con questa scelta, le polemiche andranno avanti ancora per molto.

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