Calciatori cubani chiedono asilo politico in USA

di Redazione 5

Chi l’ha detto che Cuba è la meta dei sogni? Quelli che sperano un giorno di andare a vivere al sole dei tropici cubani e aprirsi un bar sulla spiaggia farebbero bene prima a guardare cosa fanno i cubani veri. E cioè scappano.

E’ successo mercoledì sera a Tampa, in Florida. Si stava disputando una partita di qualificazione alle Olimpiadi di Pechino tra i fortissimi ragazzini degli Stati Uniti e l’Under 21 di Cuba.
La gara era terminata sull’1-1 e gli ospiti erano tornati in albergo.
Durante la notte cinque calciatori cubani, Yenier Bermudez (il capitano), José Manuel Miranda, Erlys Garcia Baro, Yordany Alvarez e Loanni Preto, si sono allontanati dall’hotel mentre i loro compagni dormivano. Fuori dall’edificio li aspettava un loro amico (ancora non individuato) in macchina, che li ha caricati e li ha portati verso Est. Lì i 5 ragazzi hanno acquistato un telefonino e hanno chiamato un avvocato americano, chiedendo di avviare le pratiche per l’asilo politico.

La situazione cubana non è delle migliori. Vivere in una dittatura non è bello per nessuno, figuriamoci per dei giovani sognatori che hanno come unico obiettivo quello di approdare nel calcio professionistico, ma che restando sull’isola di Fidel Castro non potranno realizzare.
Ma intanto qualcosa comincia a muoversi. Luis Muzzi, general manager di Miami, una squadra che gioca nella serie B americana, ha detto di aver visto i 5 in azione nell’ultima partita e di essere rimasto impressionato dal loro gioco, rendendosi disponibile ad ingaggiarli.
Chissà che il sogno americano non si realizzi anche per loro.

Commenti (5)

  1. Il fatto che “quelli che sognano di prire un bar sulla spiaggia” se lo sognano proprio…con la attuale legislatura è proprio impossibile. E non penso cambi molto presto.

  2. vabbè era per modo di dire, nel senso che ci dovrebbero pensare di più quelle persone che dicono di voler passare la vita a cuba.

  3. hi dear i live in italy i come from pakistan and i don,t want to go back pakistan pls help me sir i have problum in pakistan

  4. i’m sorry, i can’t make anything for you
    ask to pakistan embassy in italy

  5. Ma che terribile dittatura… Non si può guadagnare miliardi facendo i calciatori… Sniff sniff

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