David Norris mima le manette e si becca una multa

di Redazione 1

Abbiamo trattato spesso di esultanze stravaganti su queste pagine e nuovi capitoli potrebbero ancora essere scritti, vista la fantasia senza limiti dei nostri beniamini del pallone, che ne hanno di tempo a disposizione per studiare nuove mosse.

Esultanze simpatiche, simboliche, irridenti, polemiche, a volte persino offensive come il dito medio di Capello o il gesto dell’ombrello di un Lord come Alex Ferguson, ma che restano comunque entro certi limiti di decenza. A volte però qualcuno esagera, forse involontariamente o forse perché non si aspetta che un suo gesto “innocente” possa scatenare la peggiore delle tempeste. E’ il caso di David Norris, in forza all’Ipswich, che qualche giorno fa si è reso protagonista di un episodio bollato come vergognoso da media e pubblico.

Un’esultanza particolare ci può stare dopo un gol che vale tre punti, ma non se si uniscono i polsi a mimare le manette, dedicando il gol ad un amico che sta scontando sette anni di carcere.

L’amico in questione è Luke McCormick, portiere del Plymouth (almeno fino a quando poteva sognare una carriera da professionista) processato e condannato dopo l’incidente che ha provocato la morte di due bambini lo scorso 7 giugno. Luke tornava proprio dal matrimonio di Norris, dove era stato testimone dello sposo e dove evidentemente aveva bevuto così tanto da non essere nelle condizioni di mettersi alla guida della sua Range Rover.

Un episodio che colpì molto l’opinione pubblica inglese, tanto che la condanna a sette anni di carcere, con interdizione perpetua dagli uffici pubblici e dal calcio, venne accolta con soddisfazione nella terra di Sua Maestà. Ed è per questo motivo che ora il gesto di David Norris appare così scandaloso ed offensivo, nei confronti di una famiglia che non smetterà mai di pagare per l’imprudenza di qualcun altro. Dura la reazione di Phil Peak, il papà dei bambini morti nell’incidente:

Siamo disgustati. Quel gesto di solidarietà mostrato in campo da Norris è un insulto alla memoria dei nostri bambini. L’ha fatto di fronte a migliaia di spettatori, inclusi molti minorenni, avallando il messaggio che bere, guidare e poi uccidere qualcuno è okay. Spero che il suo club lo squalifichi a lungo.

La squalifica non è arrivata. Per ora da parte della società c’è solo una multa salatissima nei confronti del giocatore e l’obbligo a scrivere una lettera di scuse per la famiglia:

Era un messaggio privato per il mio amico Luke, che ha commesso un errore madornale e lo sta pagando, ma poiché sono stato male interpretato chiedo perdono a coloro a cui ho recato offesa.

E non bastava una maglia con su scritto “Ciao Luke”?

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