Le maglie più brutte: guardate e ridete!

C’era una volta… Un’altra storia che comincia in questo modo e che ci riporta indietro al calcio che fu, quando l’unica cosa che contava veramente era buttarla dentro e cercare di non prenderle. Era il calcio delle maglie senza nomi, senza loghi, senza griffe dello stilista di turno, che stravolge una tradizione decennale, per dare il suo tocco di classe.

Poi arrivarono gli sponsor e la cara, vecchia maglia fu costretta a cedere le armi sotto l’attacco di questo immane mostro, che imponeva il cambiamento, per esigenze di mercato. Il risultato? Accettabile il più delle volte, salvo nei casi in cui si è voluto esagerare, proponendo divise che rasentano il grottesco. Avete voglia di sorridere? E allora godetevi la classifica delle 10 maglie più brutte della storia del calcio, stilata dal Sun.

Partiamo dal decimo posto e da questa divisa multicolore indossata dal Chelsea nel 1995, quando “il tulipano nero” giocava con i Blues. Appunto! Non erano blu? Cosa c’entra il grigio-salmone?


Nono posto per una vera curiosità, unica e irripetibile (anzi, improponibile). Avete mai visto una maglia del genere? E’ quella indossata dal Camerun nella Coppa d’Africa del 2002. D’accordo che da quelle parti fa sempre caldo, ma addirittura eliminare le maniche…

All’ottavo posto troviamo questo grande esempio di raffinatezza, indossato dall’Aston Villa nel ’93. Bande verticali verdi-nere-rosse, con lo sponsor leggibile anche a distanza di 500 metri. Ed i vecchi colori sociali? Quelli forse per la seconda maglia!

Settima posizione per il Norwich, che si presentò ai suoi tifosi in questo modo nel 1993. Sinceramente ragazzi, lo usereste come pigiama? Non posso credere che dei professionisti abbiano accettato di conciarsi in questo modo, a meno che non gli abbiano fatto credere che il colore poteva essere usato per infastidire l’avversario.

Il sesto posto è tutto per lui, Jorge Campos, portiere del Messico nei Mondiali del ’94, che si becca anche il premio come miglior stilista, visto che quello che vedete è il risultato di un suo disegno. E sotto il titolo potete ammirare un altro pezzo della collezione primavera-estate. Complimenti! Peccato che somigli molto al nostro Arlecchino!

Quinto posto per i compagni di squadra del portiere di cui sopra, durante i Mondiali del ’98. Questo capolavoro però non è opera sua, ma sembra piuttosto la creazione di un writer metropolitano, con tanto di bomboletta spry e fantasia da vendere.

Al quarto posto troviamo una maglia unica, anzi, indossata un’unica volta dal Manchester United in occasione di una gara persa con il Southampton. Un grigio rosso inguardabile e anche un po’ porta-jella, visto il risultato. Bandita immediatamente da Sir Alex Ferguson, per la gioia degli occhi dei tifosi.

Medaglia di bronzo per questo marrone del Coventry nel ’78. Avete notato che è l’unica maglia di club senza sponsor tra quelle proposte? Anche nel vecchio calcio c’erano purtroppo degli stilisti “originali”. Orribile!

Secondo posto per la maglia dell’Arsenal nel 1991: triangoli scuri su sfondo giallo. Se la guardate per tre minuti di seguito, vi procurerà un effetto Giucas Casella. Ipnotizzante!

And the winner is… il tigrato Hull City del ’92, più adatto ad un incontro sexy che ad un incontro di calcio. D’accordo che il soprannome della squadra è “The Tiger”, ma nei panni del Presidente, avrei fatto fucilare il designer! Senza parole!

36 commenti su “Le maglie più brutte: guardate e ridete!”

  1. Effettivamente la maggior parte sono terribili, ma come detto alcune possono essere viste solo come “eccentriche”… quella dei giocatori (non del portiere) del Messico per esempio mi piacciono.

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  2. sempre per la maglia dei giocatori del Messico forse ignori che non sono scarabocchi da writer ma simboli della civiltà Azteca e Maya che con il Messico hanno parecchio a che fare

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  3. Teo, non era mia intenzione offendere una cultura millenaria come quella messicana. Il mio era solo un tentativo di ironizzare su una classifica pubblicata dal Sun. E poi non è detto che i writers facciano solo scarabocchi, anzi, spesso sono dei veri e propri artisti 🙂

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  4. la maglia messicana dei mondiali del 98 è bellissima altro che brutta! e’ una riproduzione del calendario azteco ed è densa di significati. tutt’altro che brutta.

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  5. Manca nella galleria una delle più brutte della storia, quella del Sudafrica 1998, formata da intrecci di “codici a barre” di diverso colore. Improponibile !

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  6. Non la ricordo Frank, ma vedrò di informarmi e chissà che non ne esca fuori un altro articolo come questo. Voi continuate a proporre 🙂

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  7. la classifica è stata fatta dal sun e quindi tiene conto piu che altro delle maglie delle squadre inglesi..mi ricordo la seconda o terza divisa del perugia nel 97…decisamente peggio di tutte queste

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  8. le altre fanno veramente cagare ma non scherziamo sulla maglia del messico il calendario maya è il simbolo della civiltà messicana. La maglia è stupenda!!

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