Roma – Shakhtar Donetsk 2-3: fotogallery

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Foto: Ap/LaPresse

Ci si aspettava una reazione da parte della Roma, dopo i due schiaffi incassati in campionato contro il Napoli nell’anticipo della venticinquesima giornata. E la reazione giallorossa c’è stata, ma solo quando gli avversari erano ormai troppo avanti per essere raggiunti.

E dire che la serata di Champions della Roma contro lo Shakhtar Donetsk era iniziata nel modo giusto, visto che dopo una mezz’ora senza troppe emozioni, Perrota trovava il rimpallo con un avversario e depositava in rete. Olimpico in festa e mente già proiettata verso una possibile goleada, o almeno su un punteggio che mettesse in cantiere la qualificazione ai quarti sin dalla gara di stasera.

I sogni di gloria duravano però un solo minuto, perché dalla parte opposta Jadson trovava la carambola giusta su De Rossi e fissava il punteggio sull1-1. Tutto da rifare per una Roma tramortita, che continua a prendere gol su ogni pallone spinto in avanti dagli avversari, a dimostrazione di una difesa che non regge e di un centrocampo che forse non filtra come dovrebbe.

Passavano solo una manciata di minuti e gli ucraini di ritrovavano a comandare la gara, grazie a Douglas Costa, che inventava un gol di buona fattura e infilava Doni per la seconda volta. Una vera mazzata per i giallorossi, che a pochi minuti dalla fine del primo tempo di vedevano costretti ad incassare anche la terza rete. L’errore di Riise consentiva a Douglas Costa di servire Luiz Adriano, che non si faceva pregare e siglava il tris per la squadra ucraina.

Nella ripresa la Roma cambiava atteggiamento e spingeva alla ricerca della rimonta. Menez dava speranze al popolo giallorosso, inventando una rete di rara bellezza, ma il forcing della Roma non produceva altri sussulti. 2-3 il risultato finale, che obbliga i capitolini a cercare la qualificazione lontano dalle mura amiche. Missione possibile? Ranieri ci crede:

Abbiamo perso, ma c’è il ritorno, ora ce l’andremo a giocare lì, possiamo vincere con due gol di scarto a Donetsk, perché come è andata bene a loro oggi, puù andar bene a noi in Ucraina. Saremo senza Cassetti e Menez, due giocatori importanti, ma io me la voglio giocare e così anche i ragazzi.

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