Champions League: Barcellona – Real Madrid 1-1

di Redazione 1

Foto: AP/LaPresse

Semifinale di ritorno della Champions League.
Stadio Nou Camp, Barcellona:
Barcellona-Real Madrid 1-1
Reti:
9′ st Pedro (B), 19′ st Marcelo (R)

Qualificata per la finale di Londra (18 maggio): BARCELLONA
Attende la vincente di Manchester United-Schalke 04 (domani ore 20.45, andata 0-2)

Barcellona – Real Madrid 1-1

Josè Mourinho, squalificato, la guarda in hotel. Pep Guardiola, vigile e attento al Camp Nou, non perde di vista i suoi neppure per un istante. Sa che il Barcellona ha ipotecato la qualificazione alla finale di Champions nella gara di andata; sa che si tratta, nella sfida di ritorno, di poco più di una formalità. E se lo sa non è perchè sottovaluti gli avversari, tutt’altro: ma il tecnico blaugrana è ben cosciente di quale sia la forza dei calciatori di cui dispone in rosa. A tal punto grande, questo Barcellona, che leggerne i nomi dell’undici titolare e provare per gioco a saltare quello di Leo Messi significa, ugualmente, averne enorme rispetto. Poi, evidente, Messi c’è e aggiungere quel cognome a quello dei dieci notati in precedenza è come aver messo la più bella ciliegia di san Giovanni sulla torta alla panna di Emmanuele Forcone, pasticciere nostrano vicecampione del mondo.

L’impresa, semmai, sarebbe quella degli ospiti che, a causa delle due reti subite al Bernabeu nella sfida di andata, sono costretti a inseguire. Impostare. Segnare in fretta. Che avrà preparato quel satanasso di Mou? Iniziamo col dire che Guardiola recupera Iniesta e schiera una mediana di qualità: in attacco, i tre piccolini – di statura, ma conta poco – sono tutti al proprio posto. Pedro, Messi, Villa. Scelte obbligate tra le Merengues, lo impone lo svantaggio: Higuain punta di riferimento, trequarti dirompente con Cristiano Ronaldo e Kakà. Panchina per Ozil.

Le prime fasi di gioco lasciano intuire quel che sarà, confermano ogni previsione: Barcellona guardingo e attento nel possesso palla, la sfera circola – tra i piedi dei locali – con facilità e velocità disarmante. Il Real parte da lì: impedire che tale flusso di passaggio possa bloccare sul nascere ogni sorta di idea e costruzione di gioco. La prima conclusione arriva al 25′, è dei padroni di casa: sul corner di Pedro, stacca Busquets ma il colpo di testa centrale non impensierisce Casillas. Alla mezzora la gara si accende: Xavi serve Messi che controlla a rientrare e tira dai 20 metri. L’estremo ospite para in tuffo; ancora Messi al 33′: l’argentino stoppa di petto e mette a sedere Xabi Alonso. La conclusione lambisce il palo. un minuto dopo è la volta di Villa: interno destro dello spagnolo, respinta di Casillas. Al 38′ ancora blaugrana: Messi va alla conclusione dai 15 metri, gran parata di Casillas che, ancora una volta, nega la gioia del gol alla Pulce.

E’ l’ultima opportunità della prima frazione. Nella ripresa, gioia soffocata per il Real: è il 2′ quando Higuain, dai 12 metri, calcia e segna. Rete annullata per fallo fischiato a Ronaldo. Al 9′, Barcellona in vantaggio: Iniesta serve Pedro in verticale, la punta si inserisce e conclude di sinistro alla sinistra di Casilas. Lo svantaggio non fa crolare gli ospiti che ripartono con grande determinazione e trovano il pari al 19′: Di Maria salta Mascherano e va al tiro dai 12 metri. Palla sul palo, ma lo stesso argentino è lesto nel recuperare la sfera e servire Marcelo. Parità. Che basta al Barcellona per approdare in finale e consente al Real di uscire a testa alta.


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