Roma: accordo raggiunto per Lamela

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Ormai sembra fatta, la Roma è ad un passo da Erik Lamela. L’esterno sinistro più richiesto del mondo potrebbe presto sbarcare in giallorosso, merito di un’operazione lampo di Sabatini che, appena arrivato a Buenos Aires, in poche ore ha raggiunto l’accordo con il club argentino e con il calciatore.

Lamela, 19 anni, si è accordato per un contratto da un milione di euro a stagione, mentre al River Plate verranno versati 12 milioni. In Argentina tutti danno per fatto l’affare, ma resta ancora da attendere qualche settimana in quanto gli argentini, memori di grandi campioni venduti per poche lire e poi esplosi in Europa, vogliono attendere un altro po’ per vedere se qualcuna delle tante concorrenti, tra cui il Milan, ha intenzione di alzare un po’ di più l’offerta.

Roma: De Rossi rimane, ma a patto che stia buono

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Daniele De Rossi può riprendersi il soprannome di Capitan Futuro perché è su di lui che si costruirà la nuova Roma americana. Il calciatore ha deciso di rimanere nella Capitale, e Di Benedetto si è detto disponibile persino a sforare il monte ingaggi pur di trattenerlo in giallorosso. Dopo una stagione terribile, costatagli diversi cartellini rossi e prestazioni ben al di sotto delle sue capacità però, non tutto è rose e fiori.

La società si è detta disposta ad allungargli il contratto, che al momento scade nel 2013, ed anche ad aumentargli l’ingaggio. Magari senza arrivare ai 6 milioni offerti dal Real Madrid e dal Chelsea, ma almeno portargli lo stipendio quasi ai livelli di Totti. Ma con una clausola che a Roma conoscono molto bene: quella sul comportamento.

Roma: piacciono Denilson e Santon

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C’è un calciatore di cui si conosce poco, ma che presto diventerà un tormentone per il calciomercato italiano, Denilson Pereira Neves, conosciuto soltanto come Denilson. Con l’attaccante della nazionale brasiliana famoso nei primi anni del duemila ha in comune solo il nome. Si tratta di un interessante centrocampista che gioca nell’Arsenal che, ad appena 23 anni, ha già gli occhi di mezza Europa addosso. Con la maglia dei Gunners ha disputato quasi cento partite, nonostante un infortunio che lo scorso anno lo ha tenuto fuori quasi per tutta la stagione, ed ha come caratteristica principale quella di essersi innamorato dell’Italia.

Nonostante sia molto apprezzato a Londra, ha deciso di lasciare la sua società. La sua volontà l’ha spiegata in un’intervista al Sun in cui più chiaro di così non poteva essere:

Sono qui da cinque anni e non ho vinto nulla. Ho parlato con Wenger e gli ho spiegato come mi sentivo e lui è d’accordo nel lasciarmi andare. E’ stata la peggiore stagione della mia vita e sono così deluso, così frustrato. Ho bisogno di nuove sfide. Penso che il mio futuro sarà in Spagna o Italia.

Roma, ma quando comincia il sogno americano?

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Sembrava il salvatore della patria. Quando Di Benedetto e soci hanno rilevato il pacchetto azionario della Roma, in molti speravano che la squadra giallorossa diventasse il Manchester City d’Italia. Non saranno sceicchi e, in quanto imprenditori, fanno investimenti oculati, ma comunque l’idea di riportare la Roma tra le big d’Europa faceva intendere un calciomercato con i fiocchi.

Ancora non si è aperta ufficialmente la finestra del mercato, ma ad oggi ogni sogno sembra ridimensionarsi. Molto di ciò che sarà la Roma di domani lo si capirà dalla scelta dell’allenatore. Si era parlato di grandi nomi. I primi che erano stati fatti erano Ancelotti e persino Mourinho e Guardiola. Ottenuto il no da loro, si è scesi di una tacca: Villas Boas, Wenger, Rudi Voeller, Deschamps. Adesso pare che nemmeno questi siano tanto intenzionati a trasferirsi nella Capitale, e così le ultime due scelte sono rimaste Rudi Garcia che, per ora, ha detto di preferire Lille, Zeman e Stefano Pioli. E pare proprio quest’ultimo quello con le più alte probabilità di firmare per i giallorossi.

Calciatori a stelle e strisce per la Roma?

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Il presidente in pectore della Roma calcio, Thomas Di Benedetto, ha rilasciato un intervista a MLSsoccer.com, in cui, oltre a confermare quello che si sapeva già – ovvero la nomina a direttore sportivo di Walter Sabatini -, parla di un possibile arrivo di giocatori statunitensi nella capitale durante il mercato estivo.

Oltre al ovvio riferimento al fatto che il patron giallorosso vuole

solo il meglio per la nostra squadra

colpisce il riferimento ai calciatori chiamati

prodotti americani della MLS o che si trovano all’estero.

Menez: Ranieri meglio di Montella

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Ad una giornata dalla fine del campionato e con la Roma fuori dal discorso Champions League, affiorano i mugugni lungamente celati nello spogliatoio giallorosso. Lo scontento di turno pare essere Jeremy Menez, mai entrato in sintonia con Vincenzo Montella, che a suo dire non è riuscito a ricreare il clima che si respirava ai tempi di Ranieri:

L’addio di Ranieri mi ha deluso. Io sono una persona che ha bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore. Se manca questo rapporto non riesco ad esprimermi al meglio, per questo le cose sono andate come sappiamo. Montella? Fino a marzo sono stato veramente bene.

Caso-Borriello: Milan e Roma rischiano solo una multa

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Tra le varie peripezie effettuate negli ultimi anni dalle società per far quadrare i conti, la scorsa estate ne è sfuggita una incredibile al Milan e alla Roma, tanto assurda che viene il sospetto che sia fatta apposta. Il contratto in questione è quello per Marco Borriello, ufficialmente ceduto in prestito con obbligo di riscatto dai rossoneri ai capitolini.

Questa nuova forma di pagamento è spuntata fuori appena la scorsa estate, ed ha sorpreso tutti, anche la Covisoc e l’ufficio indagini della Federcalcio che oggi fanno sapere che tale contratto non è previsto dall’ordinamento italiano. Quando un calciatore cambia maglia, può farlo in via definitiva, in prestito o in comproprietà, ma non ci può essere un prestito che, alla fine della stagione, comporti l’intero pagamento del cartellino.

Ancelotti e Buffon all’Arsenal?

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Sembravano entrambi destinati alla Roma, ma potrebbero finire in un’altra Capitale, quella dell’Inghilterra. Carlo Ancelotti e Gigi Buffon sono entrati nel mirino della dirigenza dell’Arsenal che di solito mantiene un profilo basso sul mercato. Ma non quest’anno.

La stagione non proprio esaltante dei Gunners, e la mancanza di trofei da troppi anni, hanno fatto decidere al neopresidente Kroenke di esonerare Wenger, che a Londra si è stabilito da ormai 15 anni. Le alternative sembravano dover essere Roberto Mancini o José Mourinho, ma siccome sembra che, almeno per la prossima stagione, siano confermati nei rispettivi club, l’unico allenatore di peso libero pare debba essere Ancelotti, ormai scaricato da Abramovich.

Inter – Roma 1-1: fotogallery

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Ennesima sfida stagionale tra Inter e Roma, che quest’anno si sono scontrate per ben cinque volte, a partire dalla Supercoppa Italiana della scorsa estate. L’occasione la offriva il ritorno della semifinale di Coppa Italia, con i nerazzurri che partivano dal gol di vantaggio accumulato sul prato dell’Olimpico. La Roma era chiamata a ribaltare la situazione in quel di San Siro, trovandosi a fare a meno del suo uomo migliore, Totti, ancora squalificato per il calcio a Balotelli.

Occasioni da una parte e dall’altra nella prima frazione di gioco, ma per applaudire al primo gol occorreva attendere fino al minuto numero 55, quando Eto’o veniva dimenticato in area di rigore e piazzava un destro impossibile da prendere per Doni. La Roma non demordeva e tentava di ribaltare il risultato, ma il gol di Borriello arrivava al minuto numero 84, quando ormai era difficile trovare le energie per imporsi sui nerazzurri.

Semifinale Coppa Italia: Inter – Roma 1-1

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Gara di ritorno della semifinale di Tim Cup valevole per l’approdo in finale
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Roma 1-1
Reti:
13’ st Eto’o (I), 39’ st Borriello (R)

La finale
INTER – PALERMO

Inter – Roma 1-1

Il vantaggio di una rete in virtù del successo esterno dell’andata consentiva ai nerazzurri di beneficiare del favore del pronostico ma, senza voler sminuire il trofeo nazionale già per altro trascurato dalle big, giocare la finalissima di Roma sarebbe stato per entrambe le formazioni un contentino a dispetto delle aspèettative stagionali. Disattese. Davanti al proprio pubbblico, appena dopo la festa rossonera in piazza Duomo per la conquista del 18esimo scudetto, gli uomini di Leonardo hanno mostrato fin da subito di non voler perdere l’ultimo trofeo possibile.

Privi di Taddei e Totti per squalifica, i giallorossi hanno tenuto testa agli avversari pagando semmai la sfortuna e, in diverse circostanze, una imprecisione eccessiva. Mancano, nelle file dei padroni di casa, Sneijder e Stankovic oltre allo squalificato Ranocchia: recupera Nagatomo e c’è spazio anche per Mariga. Lucio centrale di difesa con Chivu, Pazzini ed Eto’o in attacco. Capitolini in emergenza: infortunati Brighi e Mexes, rientrano De Rossi e Perrotta. Menez è la spalla di Borriello.

Roma – Milan 0-0: fotogallery

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Un punto per cucirsi il 18esimo scudetto sul petto e tornare sul tetto d’Italia dopo ben 7 anni: questo era l’obiettivo del Milan, arrivato nella Capitale con almeno 10mila tifosi al seguito. Per contro, la Roma cercava la posta piena per continuare a sperare nella qualificazione alla Champions League del prossimo anno.

Missione compiuta per i rossoneri, che non attendono la prossima gara tra le mura domestiche per festeggiare il tricolore, ma stappano lo champagne sotto il Cupolone e si proiettano verso la semifinale di ritorno di Coppa Italia del prossimo martedì da campioni d’Italia. I giallorossi devono invece attendere la conclusione del campionato per sapere se il prossimo anno giocheranno nella massima competizione europea oppure no.

Serie A 36a giornata: Roma – Milan 0-0

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Anticipo della 36a giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Milan 0-0

Roma-Milan 0-0

La carica dei diecimila rossoneri nella Capitale. Il popolo milanista ha voglia di festeggiare il diciottesimo scudetto e, incurante del largo vantaggio sull’Inter che consentirebbe di attendere fino alla prossima settimana, ha voglia di farlo in fretta. Subito. Quindi, in massa a Roma per strappare quel misero punto necessario a intascare matematicamente lo scudetto. Ai giallorossi, in lotta per la conquista del quarto posto che consentirebbe di mettere in cascina la qualificazione per i preliminari di Champions League (sfida a due con la Lazio), serve invece inanellare una vittoria per trovare il sorpasso sui cugini.

Il campo dell’immediato pre partita dice che Montella, nonostante le squalifiche di De Rossi e Perrotta, opti per un modulo prudente con schieramento 4-2-3-1: Taddei e Simplicio tra i trequartisti, Totti attaccante di riferimento e Borriello – che guarderà dalla panchina gli ex compagni in trionfo – solo riserva. Dal cantro suo, Allegri sceglie di non rischiare Pato e lancia Robinho dal 1′ al fianco del rientrante Ibrahimovic. Maglia da titolare anche per Seedorf, Boateng trequartista.