Milan – Sampdoria 3-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

La marcia trionfale del Milan non si ferma davanti a niente ed a nessuno, neanche di fronte ad una squadra come la Sampdoria che cerca disperatamente di raggiungere la quota salvezza. Ibrahimovic non c’è, fermato ancora una volta dal giudice sportivo, ma il rossoneri dimostrano di poter fare a meno della punta di diamante e portano a casa tre punti che li consolidano in vetta alla classifica.

Seedorf apre le danze al minuto numero 20 della prima frazione di gioco, mentre gli ospiti tentano una reazione, ma non riescono a scardinare la difesa avversaria. Poi arriva un’altra tegola per l’attacco di Allegri, con Pato che esce per infortunio. Entra Cassano, l’ex di turno, e va a siglare il rigore del 2-0. festeggiando nel migliore dei modi la nascita del piccolo Christopher. Alla fine c’è gloria anche per Robinho, che firma il tris e chiude definitivamente i conti.

Parma – Inter 2-0 : fotogallery

Foto: AP/LaPresse

L’eliminazione dalla Champions League pesa ancora sulle gambe e – soprattutto – sulla testa dei giocatori dell’Inter, che continuano a perdere punti dalla testa della classifica e forse dicono addio definitivamente al sogno scudetto. Contro il Parma gli uomini di Leonardo avevano la possibilità di avvicinare i cugini del Milan, impegnati nell’anticipo contro la Sampdoria, o almeno di mantenere inalterate le distanze.

Ma la voglia dei gialloblu di tirarsi fuori dalla zona più scomoda della classifica ha avuto la meglio ed alla fine della fiera è proprio il Parma a brindare. Il 2-0 dei padroni di casa è firmato dagli ex juventini Giovinco ed Amauri, che portano il Parma a 35 punti, quota che lascia ben sperare per la permanenza nella massima serie.

Roma – Palermo 2-3: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Vincere per regalare a Thomas DiBenedetto la prima soddisfazione da presidente. Questo era l’obiettivo della Roma, in cerca di un posto nella Champions League del prossimo anno e desiderosa di festeggiare la nuova proprietà con una vittoria. Ma la l’apertura dello champagne viene rimandata ed i calici vanno riposti con cura in attesa di un’occasione migliore, perché a brindare sul terreno dell’Olimpico è solo il Palermo di Delio Rossi.

Totti aveva illuso i tifosi giallorossi, realizzando il rigore che valeva il vantaggio dei padroni di casa, ma prima dell’intervallo i rosanero riuscivano a mettere in equilibrio il risultato, ancora su calcio di rigore (Pinilla). Nella ripresa i capitolini si mostravano vogliosi ma poco concreti, sbagliando reti che sembravano fatte. Ed alla fine chi sbaglia paga. Hernandez portava gli ospiti sull’1-2 e poi si permetteva il lusso di siglare la sua personale doppietta al 90′; Vucinic riduceva lo svantaggio, ma oramai era tardi per recuperare il 2-3.

Fiorentina – Milan 1-2: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Il Milan allontana lo spauracchio Napoli e si riprende immediatamente la testa solitaria della classifica. Trasferta ostica quella di Firenze, contro una squadra che nelle ultime quattro gare ha collezionato otto punti. Ma il Milan non poteva permettersi passi falsi, considerando i risultati positivi delle dirette concorrenti e scendeva in Toscana con la voglia di bissare il successo nel derby.

La gara cominciava in discesa per gli ospiti, che già al minuto numero 8 si ritrovavano in vantaggio, in virtù della rete messa a segno da capitan Seedorf. Ed a pochi minuti dall’intervallo Pato metteva il proprio timbro sulla partita, regalando al Milan un tranquillo doppio vantaggio. La rete della Fiorentina arrivava solo al 34′ della ripresa (Vargas), ma la rimonta era una chimera per la squadra di Mihajlovic, che lasciava strada all’undici (anzi 10, vista l’espulsione di Ibrahimovic) di Allegri.

Serie A 32a giornata: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Vola il Napoli di Mazzarri ed anche contro il Bologna riesce ad imporre la propria voglia di vincere e di restare in alto. Mascara ed Hamsik regalano ai partenopei i tre punti necessari per portarsi in testa alla classifica, seppure in compagnia del Milan, che a pari punteggio vincerebbe comunque il tricolore per via dei successi negli scontri diretti.

I rossoneri affronteranno questa sera la Fiorentina e saranno chiamati a rispondere alle vittorie di tutte le inseguitrici (Udinese a parte), ma potranno contare sul ritorno in campo di Ibrahimovic, grande assente nel derby stravinto.

Juventus – Genoa 3-2: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

La vittoria in casa della Roma ha rivitalizzato la Vecchia Signora, che ora prova a salvare il salvabile, giocando ogni partita come se fosse una finale. L’avversaria di turno era un Genoa non matematicamente salvo e deciso ad interrompere il mini trend positivo dei bianconeri fatto di un pareggio e due vittorie.

La gara della Juventus cominciava i salita con l’autorete di Bonucci che avrebbe potuto tagliare le gambe e fiaccate il desiderio di vittoria. Il pareggio bianconero arrivava solo al 5′ della ripresa, quando Pepe trovava la deviazione di Rossi su assist di Aquiliani e bruciava Eduardo.

Udinese – Roma 1-2: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Vincere per restare attaccati al treno Champions League e permettere a Montella di continuare a cullare il sogno di restare in panca anche per la prossima stagione: questo era l’obiettivo della Roma, delusa dalla batosta casalinga contro la Juventus e decisa più che mai a far punti sul prato del Friuli. Vincere per consolidare il quarto posto in classifica e tenere lontana la Lazio che scalpita alle spalle: questo era l’obiettivo dell’Udinese, anch’essa delusa dall’ultima di campionato, quando ha rimediato due schiaffoni dal Lecce.

Alla fine vincerà la Roma, grazie al solito Totti, che prima segna su rigore la rete del vantaggio, poi – dopo il pareggio di Di Natale – sfrutta un’incursione di Riise per ribadire (semmai ce ne fosse bisogno) il suo ruolo di leader dei giallorossi. I tre punti conquistati permettono alla Roma di avvicinarsi alla zona che conta per la qualificazione in Champions, mentre l’Udinese resta ferma a quota 56 e rischia di vedersi superata dalla Lazio.

Inter – Chievo 2-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Otto gol incassati nel giro di pochi giorni e due obiettivi – scudetto e Champions League – abbandonati per strada. Nel calcio è difficile ripetesi, certo, ma in pochi immaginavano che l’Inter mostrasse segni di cedimento proprio sul più bello della stagione, quando il triplete-bis sembrava quasi possibile. Serviva una vittoria per dimenticare la settimana terribile dei nerazzurri, ma l’impegno interno contro il Chievo sembrava una montagna troppo alta da scalare, anche se ti chiami Inter e se sei campione d’Italia, d’Europa e del mondo.

E invece gli uomini di Leonardo hanno saputo riscattarsi contro una squadra che non ha ancora raggiunto la salvezza matematica. Non che l’Inter sia parsa la squadra dei giorni migliori, ma almeno il trend è stato invertito ed i tre punti sono stati messi in saccoccia. Di Cambiasso e Maicon le reti che hanno permessa ai padroni di casa di superare momentaneamente il Napoli e di portarsi a due punti dalla vetta.

Europa League: Porto, Villareal e Benfica a valanga; solo pari la Dinamo Kiev

Foto: AP/LaPresse

Villareal – Twente 5-1
Porto – Spartak Mosca 5-1
Benfica – PSV 4-1
Dinamo Kiev – Braga 1-1

Pur priva di squadre italiane, l’Europa League non ha perso il suo fascino. In scena questa sera i quarti di finale con sfide interessanti, che non hanno mancato di offrire emozioni, specie per il pubblico di casa in quasi tutte le gare. Qualificazione ipotecata per il Villareal di Giuseppe Rossi, che ha rifilato un sonoro pokerissimo al Twente, ormai preso dalla corsa verso il titolo nazionale. Marchena, Valero e Nilmar hanno messo al sicuro il risultato nel prima frazione di gioco, Giuseppe Rossi ha confezionato il poker al 55′, mentre ancora Nilmar ha siglato la rete del 5-0. Per gli olandesi la consolazione della rete firmata da Janko a pochi istanti dal fischio finale.

Inter – Schalke 2-5: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Ancora luci a San Siro, ancora ombre sull’Inter dopo la scoppola rimediata nel derby. Stavolta a passeggiare sul prato del Meazza e sulle speranze dei nerazzurri è lo Schalke 04, accolto con entusiasmo in fase di sorteggio e rivelatosi invece squadra più ostica del previsto.

E dire che l’Inter era partita alla grande: neanche il tempo di registrare le marcature che già Stankovic si esibiva in un colpo da maestro, inventando una mezza rovesciata da 5o metri che finiva alle spalle del povero Neuer. Il buongiorno si vede dal mattino, recita un proverbio, ma evidentemente il detto non appartiene alla filosofia dei nerazzurri, che prima del 20′ subivano la rete del pareggio di Matip sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Napoli: Caterina Balivo promette lo strip in caso di scudetto (fotogallery)

Foto: AP/LaPresse

Sabrina Ferilli ha fatto scuola. Ormai le starlette italiane hanno quasi l’obbligo dello strip in caso di scudetto della propria squadra, e così dopo quelli della stessa Ferilli per la Roma e di Anna Falchi per la Lazio, dopo il quinquennio dell’Inter in cui nessuna diva ci ha deliziato con le sue forme, ecco che si torna a parlare di strip.

A farlo è Caterina Balivo, presentatrice Rai e tifosissima del suo Napoli, che a Radio Kiss Kiss ha dichiarato:

qualora la mia squadra del cuore dovesse vincere lo scudetto, sarei pronta e felice di fare uno strip. Chiariamo subito che si tratterebbe di uno strip elegante. E’ una promessa. D’altronde, il tricolore sarebbe una gioia immensa per una città che sta soffrendo tantissimo in tutti i campi del sociale. Purtroppo Napoli non sta vivendo un periodo felice e almeno alla domenica le persone riescono a sorridere per le vittorie degli azzurri. E’ bello vedere il San Paolo popolato da famiglie, donne e bambini.

Come se il Napoli non avesse già abbastanza motivi per vincere lo scudetto, ora ne ha uno in più. Dopo il salto qualche immagine della tifosa napoletana.

Roma – Juve 0-2: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Sembrava una di quelle gare con il risultato già scritto, considerando le ambizioni delle due contendenti: la Roma in corsa verso un posto per l’Europa che conta e la Juve quasi fuori da ogni discorso, nonché decimata da infortuni pesantissimi. Ma nel calcio l’ambizione non sempre paga, specie se chi ti sta di fronte ha ormai perso tutto per strada, faccia compresa.

E così capita che la Juve scenda a Roma nel rovente catino dell’Olimpico e detti legge, grazie ad un’ottima prova di molte “riserve” ed alla serata di grazia di Storari, che fino a qualche ora prima era destinato ad una tranquilla serata in panchina. Krasic fa il Totti, ciucciotto compreso, e Matri scrive la parola fine sulle speranze di rimonta di una Roma che per un’ora non aveva affatto demeritato.

Serie A 31a giornata: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Può essere un vantaggio quello di scendere in campo conoscendo già i risultati delle dirette avversarie? Non sempre, non per l’Udinese, che nella trasferta di Lecce aveva la possibilità di blindare la quarta posizione, avvicinandosi all’Inter terza in classifica.

Ma i bianconeri, perfetti fino a questo punto del campionato, forse sono scesi in campo con troppa convinzione o forse non hanno ben valutato la voglia dei salentini di restare nella massima serie. E allora ecco una partita divertente nella prima frazione di gioco ed ancor più divertente per i padroni di casa nella ripresa, quando Bertolacci scriveva per ben due volte il suo nome sul tabellino dei marcatori. L’Inter – seppur superata dal Napoli – respira, mentre la Lazio continua a sperare nella quarta piazza.

Napoli – Lazio 4-3: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Fuochi d’artificio sotto il Vesuvio, dove Napoli e Lazio hanno dato vita ad una gara piena di emozioni nell’anticipo dell’ora di pranzo della 31esima giornata di campionato. I padroni di casa hanno confermato di meritare la posizione che occupano (secondi a tre punti dal Milan capolista), ma la Lazio non ha affatto sfigurato e per lunghi tratti ha dato l’impressione di poter espugnare il San Paolo.

Semmai gli ospiti possono rammaricarsi per non essere riusciti a controllare la gara sul doppio vantaggio (Mauri e Dias), prima di farsi recuperare dalle reti di Dossena e del solito Cavani. Poi ancora Lazio in avanti (altro rimpianto) grazie all’autorete di Aronica, finché Cavani non confermava le sue doti di goleador, portando i suoi sul 4-3.