Catania, Montella si presenta

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Foto: AP/LaPresse

Sperava di restare sulla panchina della Roma, ma la nuova società ha deciso di puntare su un altro giovane rampante come Luis Enrique. Poco male per Vincenzo Montella, che avrà comunque la possibilità di allenare nella massima serie, occupando la panchina del Catania. Il club etneo non ha perso tempo e – dopo l’ufficializzazione di ieri sera – è arrivata la presentazione alla stampa nella mattinata di oggi. Non sono mancati i ringraziamenti di rito da parte del neo tecnico:

Ringrazio il Presidente ed il Direttore per l’opportunità che mi hanno dato. Metterò tutta la mia passione, dedizione per questo sport e la voglia di fare il meglio per la società, città e tifosi. Cercherò di imparare quanto prima usi e costumi della società e della città. Se questa occasione mi è stata data, evidentemente è perché la società ha visto che ho le carte per far bene.

Come sarà il Catania di Montella?

Voglio una squadra che si alleni col massimo dell’intensità, che provi a giocare sempre con una sua impronta a prescindere dall’avversario. Mi affiderò alle mie qualità, ma sono sicuro di avere alle spalle una società che opera con attenzione. Sapere quale sia la direzione stabilita dalla società è importante per un allenatore. Il Catania non promette quel che non può mantenere, questa è una garanzia importante.

E a chi gli rimprovera di essere un allenatore poco esperto, l’ex aeroplanino risponde:

Ho iniziato ad allenare i ragazzini, mettendo a disposizione tutta la mia esperienza, e lo stesso ho fatto quando mi è stata affidata la prima squadra della Roma. Non è detto che un allenatore esperto possa rendere meglio di uno meno esperto, conta quello che riesci a fare con la squadra che hai a disposizione, con i giocatori giovani e meno giovani, bravi e meno bravi. Qui ci sono tutte le condizioni per esprimere le mie potenzialità, per mostrare se sono all’altezza o meno. Non ho alibi e non mi nasconderò.

E allora auguri al nuovo tecnico del Catania, affinché possa dimostrare che la Roma ha sbagliato a lasciarlo partire dopo pochi mesi.

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