Nel Milan c’è chi non è contento di Ronaldinho & C., è Gattuso che prepara le valigie

di Redazione Commenta

Quando è troppo è troppo. Berlusconi continua ad annunciare l’arrivo di un attaccante dietro l’altro, e tutti sembrano contenti, tranne Gattuso. Il centrale milanista, campione del mondo e addirittura candidato a vincere il pallone d’oro due anni fa, si sente stanco e svogliato di correre per due, e a volte anche per tre.

Non è un mistero che Gattuso ultimamente stia ringhiando più contro Ancelotti che contro gli avversari. Da quando è arrivato Pato la squadra si è molto sbilanciata in avanti, ed è passata da una punta a tre, con Kakà e Ronaldo prima, e con Kakà e Inzaghi o Gilardino (o anche Paloschi) dopo, ad affiancare il giovane brasiliano. E Ringhio non ce la fa più di correre per tutti loro.


Infatti di tutti questi Kakà è l’unico a tornare in difesa, e nemmeno sempre, e tenendo conto che Seedorf non corre più come una volta, e Pirlo gioca praticamente da fermo, Gattuso è costretto a coprire due giocatori, e quando non gioca Ambrosini, anche tre.
Senza contare che le sostituzioni a suo carico stanno aumentando, e questo contribuisce ad aumentare l’astio verso il suo allenatore, dato che lui, da vero gladiatore, vorrebbe giocare sempre fino all’ultimo secondo.

Il centrocampista calabrese ha cominciato a farsi due calcoli, e si è reso conto che se quest’anno è stato solo per poche partite che il Milan ha giocato con 3 punte, l’anno prossimo potrebbe essere una cosa fissa, o anche peggio. Tenuti come punti fermi Kakà e Pato, dovrebbero arrivare anche Ronaldinho e Drogba, e forse anche Shevchenko. Non giocheranno tutti insieme, è ovvio, ma il tridente sarà quasi obbligato, e non se la sente di dannarsi l’anima per tutti loro.
Paolo Maldini, da buon capitano, ha subito cercato di stemperare gli animi, dichiarando alla stampa che Gattuso vuol rimanere al Milan, e che la società non ha alcuna intenzione di cederlo, ma questa dichiarazione molto spesso ha lasciato il tempo che trova, visto che dalla società non è arrivata alcuna smentita. Inoltre Ringhio continua a ripetere di non avere più stimoli nel Milan, di aver vinto ormai già tutto e di volersi misurare con altri campionati e con altre realtà. Anche perchè per il suo gioco di sacrificio, la base fondamentale sono gli stimoli.

Il Bayern Monaco di Toni sarebbe ben contento di offrirglieli, e lui ancora non ha detto di no. Per tutelarsi il Milan ha già messo gli occhi su Flamini, in cui c’è la concorrenza spietata della Juve, e su Diarra, come a voler confermare che dopotutto la partenza di Gattuso non è solo un’invenzione giornalistica.

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