Inter scatenata, Drogba sempre più vicino, Adriano sempre più lontano

di Redazione Commenta

Ormai è solo questione di tempo, ma Didier Drogba è sempre più vicino a ricongiungersi con il suo maestro Josè Mourinho. I segnali non sono più nemmeno tanto equivoci, ma più che altro sembrano dei fari nella notte. Segnale numero uno: Drogba ha ammesso che Mourinho è il miglior allenatore che abbia mai avuto, e che lo seguirebbe anche lontano da Londra; segnale numero due: sempre Drogba ha dichiarato che i primi 6 mesi con Scolari, quelli di quest’anno, sono stati i peggiori della sua carriera; segnale numero tre: l’Inter vuol trovare un partner stabile per Ibrahimovic, e Adriano, Cruz e Crespo sembrano arrivati alla fine della loro avventura con i nerazzurri; segnale numero quattro: alcuni dirigenti interisti sono appena volati a Londra per osservare il loro obiettivo ed organizzare l’incontro con Abramovich.

Il club del magnate russo, ingenuamente, ha tentato di spaventare i concorrenti, sparando una cifra da capogiro, 60 milioni di euro, per il cartellino dell’ivoriano. Ma figuriamoci se per Moratti questi spiccioli sono un problema.

Per la prima volta però sembra che le preoccupazioni del club nerazzurro non siano soltanto nel mercato in entrata, ma anche in quello in uscita. Infatti, secondo tuttomercatoweb.com, tra i calciatori in partenza non ci sarebbero soltanto Adriano (a gennaio sembra già sulla via del Brasile, e per il futuro si vedrà), Crespo (probabile l’arrivo alla Roma) e Cruz (l’unico che ancora ha qualche speranza di rimanere), ma anche uno dei più grandi granchi che l’Inter abbia mai preso negli ultimi anni, e cioè Amantino Mancini, pagato fior di milioni e praticamente mai sceso in campo.

Per lui, abituato a vivere da re a Roma e da sconosciuto a Milano, si sono già fatti vivi numerosi club, più che altro inglesi (è richiesto in particolar modo da Liverpool e Aston Villa), e anche per lui la permanenza a Milano sembra molto difficile. Ma lo sport preferito di Moratti resta sempre quello di acquistare calciatori, e allora partito Mancini, ecco arrivare un altro esterno, più giovane e più promettente, Ibrahim Afellay, 22enne del Psv Eindhoven, che come molte promesse del calcio mondiale, in Olanda si sente in trappola, e non vede l’ora di evadere. L’Inter potrebbe essere una soluzione.

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