Ufficiale: gli americani sbarcano a Roma

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Foto: AP/LaPresse

Per il calcio italiano potrebbe rappresentare un cambiamento epocale. Per la prima volta potrebbe entrare nel calcio italiano un gruppo straniero. Oggi c’è stato un incontro che ha coinvolto i vertici di Unicredit, l’advisor che si occupa della vendita del club – Rothschild – e Rosella Sensi.

Il fine dell’incontro era evidente bisognava fare – come recita una nota della Italpetroli – un

esame ed una prima valutazione delle cinque offerte pervenute. Dopo un’approfondita comparazione della documentazione ricevuta.


La nota continua così:

Dopo un’approfondita comparazione della documentazione ricevuta, l’esame si è concentrato sulla proposta formulata dalla società statunitense DiBenedetto AS Roma LLC che, in base alle informazioni allo stato disponibili, si presenta come la più competitiva. Compagnia Italpetroli ha chiesto al predetto offerente di fornire alcune ulteriori informazioni e integrazioni alla propria offerta. Si prevede che tali attività si possano svolgere in pochi giorni.

Non è ancora l’investitura ufficiale, ma una volta pervenute le informazioni integrative, dovrebbe iniziare una trattativa di vendita in esclusiva che dovrebbe portare a trasformare l’offerta in un contratto di acquisto vero e proprio.

Le intenzioni della cordata statunitense sarebbe quello di arrivare all’acquisto del club in un paio di settimane. Almeno questo è quello che ha riferito all’agenzia di stampa Bloomberg uno degli investitori Usa.

Julian Movsesian, presidente della società assicurativa Succession Capital Alliance, ha dichiarato

Siamo stati scelti, potremmo essere gli orgogliosi proprietari nel giro di due settimane dopo che le questioni legali saranno definite.

Si attendono ancora colpi di scena, dopo il comunicato di mercoledì con cui Aabar – il fondo sovrano dell’emiro di Abu Dhabi – ha detto ufficialmente che non era interessato all’acquisto del club capitolino.

Secondo i tifosi, ci sarebbero delle forze politiche che spingerebbero il club verso gli Angelucci, e comunque non vorrebbero che la società finisse in mani americane. Vedremo presto se hanno ragione.

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