Gianluigi Buffon: il numero 1 al mondo fermo ai box

di Redazione 1

Un guaio che non ci voleva, in un momento della stagione in cui bisogna lottare per mantenere saldo il posto in classifica, se si vuole continuare a cullare sogni europei. E si è infortunato proprio lui, uno dei pochi intoccabili della rosa bianconera e del campionato in generale, uno che fa la differenza, che quando manca, si sente.

Non stiamo parlando di un centravanti che fa gol a raffica, permettendo ad una squadra di salire in classifica, ma di uno che i gol li deve evitare per guadagnarsi il pane: Gianluigi Buffon, numero uno della Juventus e della Nazionale Italiana, numero uno tra i portieri in circolazione.

Nell’ultimo periodo è afflitto da mal di schiena ed il suo rendimento in campo rischia di essere condizionato da questo fastidio, tanto che è stato fermato in via precauzionale per la gara di oggi contro il Livorno. I medici non si sbilanciano, ma sembra trattarsi di una piccola ernia che lo terrebbe fuori dai pali per almeno un mese: un’eternità per uno del suo livello, la cui assenza si farebbe sentire pesantemente.


E come potrebbe essere altrimenti? Nessuna squadra potrebbe permettersi il lusso di perdere a metà stagione il miglior portiere del mondo. E non è un modo di dire o il sentimento di noi italiani di considerare grandi solo i calciatori che vestono la maglia azzurra, Gigi è veramente il numero uno assoluto del calcio moderno.

Un titolo che si è conquistato sul campo, a partire dall’esordio in serie A con la maglia del Parma a soli 17 anni. Da allora viene osservato con attenzione da tutti i grandi club che vorrebbero assicurarsi le prestazioni di questa giovane promessa che, nonostante l’età, non paga il prezzo del debutto. Finirà alla Juventus nella stagione 2001-2002 per la cifra record di 105 miliardi di lire: mai pagato così caro un giocatore in casa bianconera, figuriamoci un portiere!

A Torino è arrivata per lui la definitiva consacrazione con successi che hanno contribuito a creare la sua fama di migliore al mondo. Molto ricco il suo palmares: 3 scudetti (di cui uno revocato), una Coppa Italia ed una Coppa Uefa con il Parma, 3 Supercoppe Italiane (2 con la Juve), un Campionato del Mondo, un Campionato d’Europa Under 21. A livello individuale poi ha vinto 7 volte l’Oscar del Calcio come miglior portiere, 4 volte la classifica IFFHS come portiere dell’anno, miglior portiere e miglior giocatore UEFA nel 2003, ed il premio Yashin nel 2006.

Una fame di successi che non si è mai placata per questo portierone, che vorrebbe continuare a vestire la maglia della Nazionale per altri 10 anni. Glielo auguriamo, mal di schiena permettendo: l’Italia ha bisogno di lui e quando lui non c’è, la differenza si vede. Auguri Gigi!

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