Amarcord Lucarelli, esordio Cuper e riscatto Tiago: le storie della domenica

di Redazione Commenta

Giornata di grandi emozioni oggi a Livorno, con il passato che ritorna sia in campo che in panchina. Chissà che effetto farà vedere quella che per anni è stata una bandiera degli amaranto, vestire una maglia diversa, dopo aver proclamato per lungo tempo il suo amore eterno per i colori del club toscano. E’ la storia di Cristiano Lucarelli, bomber di razza, livornese nella pelle e nelle ossa, tanto da giurare che mai avrebbe abbandonato la sua squadra del cuore.

Così non è stato e le sirene straniere lo hanno convinto ad accasarsi presso lo Shakhtar, dove avrebbe avuto la possibilità di mostrare finalmente il suo valore anche a grandi livelli (leggi Champions League). Ma i sogni sono rimasti nel cassetto e, subito dopo l’eliminazione della squadra ucraina, Cristiano ha cominciato a sentire la nostalgia per il Bel Paese, chiedendo di essere rispedito al mittente. La destinazione scelta, però, non è stata la ridente Toscana, ma l’Emilia, sponda Parma, e la curva amaranto non ha gradito.

Appena rientrato lo scorso gennaio ha già avuto modo di pregustare i fischi ed i cori che i suoi ex tifosi gli avevano riservato. A distanza, certo, ma non abbastanza da non poter essere sentiti. Oggi è il giorno della verità e chi si aspetta appalusi e ovazioni per la bandiera, che bandiera non è più, resterà fortemente deluso. Il minimo che può aspettarsi dalla trasferta in terra toscana è che gli diano del traditore, ma comunque vada la “sua” curva sarà tutta per lui.


Emozioni diverse per il tecnico del Parma, Hector Cuper, appena rientrato in Italia, su una panchina che non è più quella di una grande che lotta per lo scudetto, ma quella meno comoda di una provinciale, impegnata nella non facile impresa di restare in serie A. Quale sarà l’impatto dell’argentino con la realtà della bassa classifica? Vedremo da oggi e per le prossime 10 gare se riuscirà a misurarsi con un calcio a lui sconosciuto.

Sentimenti forti anche a Torino, sponda bianconera, dove Ranieri si trova a dover far fronte all’assenza di Zanetti. Forse è l’occasione buona per Tiago di mettersi in mostra, dopo l’overdose di panchina che ha dovuto sopportare. Inizio in salita per il portoghese che finora non ha dimostrato di valere i 13 milioni sborsati dalla società per il suo acquisto.

C’è chi è pronto a scommettere su di lui, ricordando che anche Platini e Zidane all’esordio in maglia bianconera non riuscirono a dimostrare il proprio valore. Contro il Napoli Tiago avrà un’occasione di riscatto, ma tutta la Juve sarà chiamata a vendicare la sconfitta (immeritata) dell’andata. Stavolta non ci sarà il cascatore Zalayeta, fermato da un infortunio e sostituito quasi sicuramente da Calaiò, pronto a dimostrare di poter meritare una maglia da titolare.

Queste le storie della domenica, non tutte, perché non c’è lo spazio necessario per parlare di tutti, ma di certo quele che faranno più discutere nei salotti televisivi. Manca un’ora all’inizio delle partite (per Juve-Napoli bisognerà aspettare le 20:30): buon campionato e che sia una domenica di solo calcio!

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