Abramovich si dà alle scommesse

di Redazione Commenta

Chi non ha mai sognato di diventare ricco acquistando un biglietto della Lotteria di Capodanno o un Gratta e Vinci dal montepremi milionario? E’ il sogno proibito di milioni di italiani (e non solo) ed è per questo che, nonostante la situazione economica precaria dell’intero pianeta, il mondo del gioco non conosce crisi.

Una crisi che invece ha colpito duramente parecchi settori, non risparmiando neppure i ricconi, quelli che non hanno certo problemi a comperare il pane quotidiano. Ma si sa che più è alto il capitale, più sono alti i rischi del mestiere ed anche uno come Abramovich, ad esempio, ha dovuto provarlo sulla propria pelle.

Un tempo era tra i 20 più ricchi dell’intera Russia ed ostentava ricchezza ad ogni passaggio, regalandosi acquisti che noi poveri umani non possiamo neppure sognare. Non che ora se la passi male, ci mancherebbe, ma ha dovuto ridimensionare un po’ le uscite in attesa di tempi migliori. Arriveranno? Forse si, visto che ora il magnate russo si è dato ad un hobby che potrebbe risultare redditizio, tuffandosi a capofitto nel mondo delle scommesse.

Ebbene si, Roman Abramovich ha capito di avere un bel fiuto nell’indovinare i risultati di alcuni eventi ed avrebbe deciso di sfruttare questo grande vantaggio. Niente calcio inglese, però, visto che potrebbe essere condizionato dagli interessi che lui stesso ha nella Premier e dalle simpatie per questa o quella squadra.

Il tycoon russo preferisce puntare sul campionato italiano, specie dopo aver indovinato l’ultimo marcatore della gara Bologna-MIlan (Beckham). In particolare, Abramovich sembra puntare al montepremi di un milione di euro messo in palio dalla Stanleybet nel caso si indovini il risultato di 20 incontri (con soli 2 euro di puntata) o a quello altrettanto invidiabile (la vincita dipende dalla scommessa) che si potrebbe intascare indovinando il risultato finale di una gara unitamente al nome del primo o dell’ultimo marcatore.

E visto che, come si dice da queste parti, l’acqua del fiume finisce sempre in mare, chissà che le sue tasche non si riempiano di qualche spicciolo in più…

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