Raiola e i segreti del calciomercato

di Redazione 1

Foto: AP/LaPresse

Mino Raiola, come tutti sanno, è il procuratore di campioni come Ibrahimovic, Balotelli e Robinho. Uno che sa il fatto suo, fin da quando decide di smettere di giocare a calcio – aveva 18 anni e giocava nelle giovanili dell’Haarlem – per diventare il responsabile del settore giovanile della squadra olandese.

Non so come la pensate voi, ma secondo me aveva già capito che avrebbe fatto molti più soldi facendo affari con il calcio che non correndo dietro il pallone. Da allora ne ha combinate tante, come l’arrivo al Foggia zemaniano di Bryan Roy o l’intermediazione nell’arrivo di Dennis Bergkamp all’Inter.

Noi ne scriviamo oggi perché è stato diffuso un estratto di un’intervista che ha rilasciato alla rubrica “La tribù del calcio” di Premium Calcio in cui racconta alcuni segreti degli ultimi anni di calciomercato. Attenzione però: come sempre accade quando si parla di questo argomento, non prendete per oro colato ogni parola che dice.

Per capire quanto conta un procuratore in un trasferimento basta citare il suo intervento nella trattative tra Barça e Milan per Ibrahimovic

Al Barça dissi: volete che Ibra resti con Guardiola? Okay, allora chiamate un’ambulanza al centro sportivo.

Capitolo Eto’o

Oggi all’Inter sono pazzi di Eto’o, ma la verità è che nessuno lo voleva: nemmeno Mourinho, al quale interessava soltanto non perdere Ibra.

C’è sempre Raiola dietro il passaggio di Robinho al Milan:

Portai Balotelli al City e trovai Robinho, che mi scongiurò di liberarlo dal club inglese. Mi disse: ‘se porti Ibra al City, di sicuro il Barcellona mi acquisterà. Io gli dissi di stare tranquillo, portai Ibra al Milan e poi dissi a Galliani: partiamo subito per l’Inghilterra, battiamo sul tempo il Barca e prendiamo Robinho. E così ho portato anche lui a Milano.

La chiusura è dedicata a Balotelli. Il primo a segnalargli il giocatore è stato Ibrahimovic:

Un giorno mi chiama Zlatan e mi dice: qui all’Inter c’è un fenomeno, è un ragazzo di colore, con la palla fa quello che vuole, devi venire a vederlo. Andai e conobbi Mario. Gli parlai. Dopo due anni mi telefonò e mi disse che mi voleva come procuratore.

L’intervista è anche diventata l’occasione per lanciare qualche segnale:

Balotelli felice a Manchester? Così e così. Ma su di lui c’è un piano: gli ho promesso che diventerà 3 volte Pallone d’Oro e lui si fida di me.

Probabilmente i bookmakers inglesi hanno già iniziato a quotare una partenza anticipata da Manchester di Super Mario.

Commenti (1)

  1. Non c’è accoppiata migliore di lui e Ibrahimovic………….. credo che con la cifra giusta venderebbero anche le loro madri.

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