Gasperini ringrazia e Preziosi parla di pecore

di Redazione Commenta

Signori si nasce. Come Gian Piero Gasperini, che nonostante l’esonero trova il tempo per ringraziare i suoi tifosi con una dichiarazione fatta pervenire all’ANSA:

Per esprimere la mia gratitudine, parole semplici, che tante volte i tifosi hanno rivolto alla squadra e a me: è stato bellissimo, grazie Genoa, grazie di tutto.

Qualche ora prima aveva parlato invece il presidente Enrico Preziosi, che aveva indetto una conferenza stampa per raccontare i motivi dietro l’esonero di Gasperini.

Dopo un inizio in cui il presidente del Genoa sembra più un innamorato tradito che un imprenditore

Sto male perché forse non avremmo dovuto cominciare il quinto anno, sono convinto che Gasperini è uno dei migliori che ci sia in Italia, a lui mi lega un grande affetto. Non vorrei che qualcuno si aspettasse critiche o polemiche, non è lo stile del club. Come tutte le separazioni sono dolorose, perché c’è molto affetto nei confronti di Gasperini che è più dispiaciuto di me

passa a spiegare le sue ragioni:

Il primo tempo di ieri sera è stato orribile. Dopo dieci minuti ho visto che noi eravamo diventati pecore e loro lupi e se ti fai pecora gli altri ti mangiano. Questo a me non piace.

Perché ha deciso di mandare via l’allenatore?

Se avessi ascoltato il cuore probabilmente non l’avrei mai fatto

ma poi è intervenuta la pancia

quando mi arrivano certe sensazioni non valgono più né il cuore né la testa ma solo qualcosa di inspiegabile con cui ho sempre fatto le mie scelte professionali.

Preziosi non si preoccupa dei tifosi

Io non alleno i tifosi e non li ingrasso, quindi non seguo gli umori e la decisione e’ solo mia.

E alla fine il patron finisce per ammettere che qualcosa si era rotta ormai da tempo

Qualcosa non andava già dall’anno scorso.

Come ha preso la notizia la squadra?

Il tecnico non può avere mai tutti e 25 i giocatori con sé, specie chi non gioca, non può contare su una alleanza totale. Quando ho dato l’annuncio qualcuno era dispiaciuto, qualcuno ha detto di esserlo e qualcuno era contento.

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