In Coppa America l’Argentina di Messi è stata battuta ai rigori 4-2 dal Cile e non è mancata la cosiddetta maledizione Messi visto che la Pulce ha sbagliato dal dischetto. Ecco un breve riassunto di una finale mozzafiato.
Il Cile vince per la seconda volta in due anni la Coppa America. Ancora ai rigori, ancora dopo uno 0-0 in finale con l’Albiceleste. Così inizia il racconto di questa serata la Gazzetta dello Sport che racconta di come Romero abbia parato il primo rigore di Vidal ma quando è stato il momento di Messi, dal dischetto questi ha spedito la palla verso le stelle. Un errore che ha pesato tantissimo, a livello psicologico, sugli rigori successivi. Così davanti agli oltre 80 mila spettatori del MetLife Stadium, nel New Jersey, l’Argentina ha detto addio alla Copa del Centenario.
Secondo la Gazzetta comunque, nel secondo tempo abbiamo assistito alla partita che volevamo vedere. Quella in cui le giocate individuali non mancano, quella in cui i campioni possono fare la differenza. Resta un dato di fatto che il portiere cileno, Bravo, lo è stato di nome e di fatto:
Nel secondo tempo si ritorno un po’ nei ranghi, Messi prova sempre la giocata personale, ma le occasioni migliori sono per i cileni con un tiro di Vargas e una chiusura provvidenziale di Funes Mori su Sanchez carcato da Beausejour al 90′. Vargas impegna Romero di testa nel primo supplementare, ma il “paratone” è quello di Bravo su Aguero (subentrato al Pipita) al 100′. Inchiodate sullo zero a zero, le due squadre finiscono sul dischetto. Maledetto, per Leo e per l’Argentina. Non ci sono altre definizioni.