Moratti, Moggi e la sudditanza psicologica

Ci risiamo. Qualcuno forse si era illuso di non dover più sentir parlare di errori arbitrali, favori alle grandi e sudditanza psicologica e invece non c’è campionato che non ci riporti con i piedi per terra, consegnandoci le solite chiacchiere da bar, condite di polemiche e strascichi velonosi.

Peccato che tutto ciò accada a ridosso del Natale, proprio nell’ultima giornata dell’anno solare, costringendoci a ribattere sull’argomento almeno fino alla ripresa del campionato. E’ innegabile comunque che le grandi nell’ultimo fine settimana siano state favorite da sviste più o meno pesanti e, se c’è chi parla di errori in buona fede (vedi Moratti), c’è anche chi, come Moggi, rivendica le proprie vittorie, non accettando che si usino due pesi e due misure nelle valutazioni:

Coloro che hanno sbagliato a Siena a favore dell’Inter sono gli stessi che sbagliavano in passato (Griselli e Calcagno). Se in passato sbagliavano in favore della Juve erano in malafede, mentre ora che sbagliano a favore dell’Inter lo fanno in buona fede? Errori e aiutini vari ci sono sempre stati e l’unica cosa che varia è l’interpretazione che ad essi viene data.

Fantacalcio: è la giornata dei “vecchietti”

Il 2008 si conclude con tante sorprese a livello di Fantacalcio. Nella Serie A dei ragazzini sono alcuni “anziani” a guadagnarsi la maglia dell’ultima top 11 dell’anno, anche prendendo in contropiede molti Fantallenatori che non se l’aspettavano.

Ci sono stati punteggi alti in questa giornata, ma non altissimi, visto che più che altro i gol sono fioccati per il Milan e poche altre squadre, mentre molti big hanno deluso. La prima sorpresa la troviamo già tra i portieri, dove, probabilmente per la prima volta, diventa il migliore Antonioli del Bologna. Il suo 6,5 è stato eguagliato solo da Carrizo, ma il costo del bolognese è di gran lunga inferiore al portiere della Lazio.

Da Del Piero a Totti, le vacanze dei calciatori

Rompete le righe, ci si rivede subito dopo Capodanno. Dopo mesi e mesi di duro lavoro (beati loro che possono permettersi il lusso di faticare tanto!), i calciatori di serie A si concedono qualche giorno di riposo, scegliendo mete note e meno note per le loro vacanze.

Come al solito sono gettonatissime le località di mare, ma non manca chi invece preferirà la quiete della famiglia, come da tradizione natalizia. I tanti stranieri del nostro campionato torneranno (quasi tutti) nei propri Paesi di origine, approfittando della lunga sosta per rivedere famiglie e amici.

E’ il caso, ad esempio, degli innumerevoli brasiliani che popolano la nostra serie A, da Pato a Kakà, da Ronaldinho a Rubinho, oltre naturalmente ad Adriano che è partito con una settimana di anticipo e che forse prolungherà la vacanza vita natural durante (ma questo è un altro discorso…).

Ligue 1: Miracolo Bordeaux, da 3-0 a 3-4, ma la vetta è lontana

Il Lione torna a fare il vuoto dietro di sè. Dopo un mese tornano i tre punti, sudati non c’è che dire. La malcapitata era il Caen, e solo una rete del solito Benzema ha tolto le castagne dal fuoco, dato che la gara poteva incanalarsi tranquillamente verso il terzo risultato senza reti per i Leoni. Ed invece Benzema segna e mantiene tre punti di distacco dalle inseguitrici, che intanto rallentano.

Sembrava troppo bello che il campionato francese fosse riaperto, ed invece il Psg, in vantaggio due volte contro il Valenciennes, si fa raggiungere sul 2-2 a 7 minuti dalla fine e perde terreno. L’Olympique addirittura subisce una pesante sconfitta in casa per mano del Nancy, che arrabbiato per l’eliminazione in coppa si sfoga con i marsigliesi. Finisce 0-3 (doppietta di Hadji) e con l’Olympique quasi sbattuto fuori da qualsiasi sogno europeo.

Sor Carletto, ma che scherzi fai?

E’ uno dei personaggi più amati del calcio italiano, per quella sua capacità di parlar chiaro e di dire sempre  ciò che pensa, non nascondendosi dietro frasi di circostanza o falso perbenismo. In più ad aumentarne la simpatia c’è quel modo di esprimersi in dialetto romanesco, con tanto di frasi tipiche da tradurre per chi è geograficamente lontano dalla zona della capitale.

Naturalmente parliamo di Carlo Mazzone, per tutti il Sor Carletto, uno degli allenatori più apprezzati nel circuito nazionale. Stavolta a far parlare, però, non è una sua battuta al veleno o una simpatica uscita su questo o quel giocatore, ma i suoi guai fisici, che l’altra notte lo hanno costretto al ricovero in ospedale.

L’allarme è scattato intorno alle 4 del mattino, quando Mazzone è stato svegliato da forti dolori al torace, tali da costringerlo a rivolgersi al 118. All’arrivo dei sanitari, poi, l’allenatore è stato sottoposto ad elettrocardiagramma ed è stato deciso il ricovero in ospedale.

Liga: Barça campione d’inverno, e probabilmente anche di Spagna

Se in Italia ci lamentiamo che il campionato è già finito e si sa già chi l’ha vinto, in Spagna potrebbero anche chiudere qui il torneo della Liga. Dopo questa giornata i punti tra il Barcellona e la seconda in classifica sono 10, dite che c’è bisogno di continuare a giocare?

Se nell’Inter la fortuna la tira sempre fuori dalle difficoltà, nel Barça non c’è bisogno di questo. Un collettivo completo, un gioco di squadra condito con tante stelle, uno strapotere che non conosce limiti permettono alle inseguitrici di sperare soltanto nel secondo posto. Se poi pensiamo che il Siviglia, attuale seconda è stata battuta poche settimane fa 3-0 dalla squadra di Guardiola, possiamo comprendere i valori in campo.

Beckham, hai visto che Milan?

E’ stato bello vedere i bambini che mi hanno consegnato la maglia, sentire l’affetto del pubblico, ma stasera mi sarebbe piaciuto soprattutto giocare.

Parole che sanno di circostanza, ma che a fine gara lasceranno più di un rimpianto a David Beckham per non aver potuto vestire sin da subito la maglia numero 32. Doveva essere la sua serata, con tanto di passerella al centro del campo e applausi dei 50.000 accorsi ad ammirare il calciatore più mediatico del pianeta. Alla fine è stata la serata del Mlan, del gioco di squadra, dei gol a grappoli e della tenuta fisica, nonostante lì in mezzo manchi un leone come Gattuso.

Cinquina rifilata all’Udinese e messaggio proprio per il campione dei Galaxy: se vuole avere le sue opportunità, dovrà guadagnarsele, perché in un Milan così, sarà difficile trovare posto!

Fantacalcio: la top 11 parla brasiliano

Non sarà stata una gran giornata per i calciatori italiani, ma sarà indimenticabile per il calcio carioca. 7 gol dell’ultima giornata del 2008 provengono dal Brasile, e per fortuna che nel Fantacalcio non esistono regole che limitano gli extracomunitari, altrimenti non avremmo avuto le goleade che invece otterremo.

Tre doppiette più un gol proprio dalle squadre che sembravano più in crisi, quelle con più infortunati e indisponibili, ma se sono considerate le favorite un motivo ci sarà. Il risultato è che nel calcio globalizzato, anche il Fantacalcio paga questo poco amor di patria, e finirà che nella top 11 gli italiani si potranno contare sulle dita di una mano.