Football Manager 2009, il classico che non si smentisce mai

di Redazione 2

Se si potessero dividere i videogiochi come i partiti politici, tra conservatori e rivoluzionari, sicuramente Football Manager rientrerebbe tra i primi. Non esiste una saga di videogames calcistica più attaccata alle sue tradizioni come quella della Sports Interactive.

Intendiamoci, si tratta sempre di una saga vincente. Tra i tanti manageriali a mio avviso è, se non il migliore, uno dei due che si possono contendere il titolo, senza nulla togliere a tutti gli altri. Ma c’è il rischio di far risultare un pò troppo “vecchia” anche l’ultima uscita. Infatti l’edizione appena nata (non ha nemmeno un mese di vita) presenta stessa grafica, stessa skin, stesso sistema di allenamento, stesso menu dell’anno scorso. Ma nonostante questo i miglioramenti ci sono.

L’aspetto più interessante è che la presenza dei giornalisti non è solo un “rumore fastidioso di sottofondo” come poteva esserlo fino allo scorso anno, ma stavolta ha il suo peso. Le domande dei media infatti sono molte di più e con più risposte, il giornalista di turno ha un nome e un cognome, nonchè una personalità che anche nel calcio reale ha la sua importanza, ed inoltre le risposte che darete incideranno sul morale di tifosi e giocatori, fino anche alla possibilità di alzarsi e abbandonare la conferenza stampa (molto allettante!). In pratica si è tentato di far somigliare il sistema a quello ben più collaudato di Fifa Manager. Il risultato è stato un miglioramento, ma per arrivare al concorrente dell’EA ce n’è di strada da fare.

Altro tentativo di “scopiazzatura” sta nel sistema di gioco. Infatti per la prima volta è stata introdotta la partita in 3D anche in Football Manager. La visuale si può scegliere, non è fissa, e somiglia molto a quella televisiva, ma mancano i particolari che ci sono nei concorrenti (come il pubblico), ed inoltre la grafica lascia un poco a desiderare. Per fortuna, per gli amanti dei “tappi di bottiglia“, il sistema classico è rimasto (altrimenti che titolo conservatore sarebbe), e crediamo che la maggior parte dei giocatori, almeno gli affezionati, finiranno per scegliere il vecchio sistema.

Un punto a favore di questo titolo è invece quello del calciomercato. Molto più realistico rispetto a quello precedente, con cifre più contenute (eh…la crisi), ma anche con più prestiti e altre formule più vicine alla realtà. Il calciomercato poi sarà anche influenzato dalle cosiddette “voci di corridoio“, molto interessanti per saggiare l’ambiente per vie non ufficiali, che rendono il gioco anche più coinvolgente.

Le note dolenti però ci sono anche quest’anno. Prima di tutto è peggiorata la preparazione alla partita. Se uno dei punti di forza erano le tattiche, adesso queste sono state ridotte, i calciatori hanno meno libertà di movimento e i comandi che si possono dare (le classiche freccette di schema) sono state ridotte ad una sola. Durante il gioco saremo affiancati da un allenatore in seconda che sarà un valido aiuto per capire il gioco, soprattutto all’inizio. Alla lunga però può diventare snervante. Il sistema audio è praticamente assente, ma c’è la possibilità di inserire i propri mp3 per non giocare in un lugubre silenzio.

In definitiva possiamo dire che i manageriali stanno cominciando ad assomigliarsi un pò tutti. Se prima ogni versione aveva le sue peculiarità, il mercato ha portato i vari titoli a fare tanti cloni dello stesso gioco. Tirando le somme pare che Fifa Manager sia un passo leggermente in avanti, ma gli affezionati di Football Manager, che sono veramente tanti, non farebbero una cosa sbagliata a puntare ancora una volta sul loro gioco preferito.

Commenti (2)

  1. @ stefano:
    scusa il disturbo dove lo posso comprare non ce l’ha nessuno. ciao grazie

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