Brutta tegola sulla testa dei tifosi milanisti. Il giudice sportivo ha annunciato di star prendendo provvedimenti in merito alla simulazione di Zlatan Ibrahimovic durante la partita contro il Bologna, in occasione del calcio di rigore concesso dal disastroso Rocchi e che ha dato il 2-1 momentaneo ai rossoneri.
La giornata di campionato appena conclusa si può definire abbastanza positiva per i fischietti italiani, ma gli errori non sono mancati. Quello che salta all’occhio oggi è la mancanza di uniformità, richiesta da più parti ma non sempre rispettata, che rimanda ai preparatori degli arbitri un bel po’ di lavoro da fare.
Ma partiamo dall’unico episodio che avrebbe potuto cambiare un risultato, quello contestatissimo in Udinese-Roma. Siamo nei minuti di recupero e Asamoah segna toccando con un braccio. L’arbitro Damato giustamente annulla, ma a quel punto dovrebbe fischiare il rigore per i friulani in quanto il calciatore dell’Udinese non può saltare perché Perrotta gli rifila una gomitata al volto, e così riesce a compiere il movimento solo parzialmente, alzando il braccio incriminato. Considerando che, alla ripresa del gioco, la Roma andrà a segno, non faremmo peccato ad ipotizzare che, nel caso Damato avesse visto giusto, probabilmente la partita non sarebbe finita 1-2 ma 2-1.
Continua a tenere banco la simulazione di Milos Krasic in Bologna-Juve della scorsa settimana, quando il serbo bianconero di gettò a terra nell’area avversaria, inducendo l’arbitro a concedere il calcio
La Juventus dovrà fare a meno del suo uomo migliore sia nel big match di sabato prossimo contro il Milan che nella gara casalinga contro il Cesena, valevole per la decima giornata di campionato. Milos Krasic, infatti, è stato fermato per due turni in seguito alla simulazione nella gara della scorsa domenica, che è valsa alla Juve la concessione di un calcio di rigore (tra l’altro sbagliato da Iaquinta). A decidere lo stop è stato il giudice sportivo Giampolo Tosel, dopo aver visionato le riprese televisive:
Krasic cadeva malamente in avanti e l’arbitro sanzionava con l’assegnazione di un calcio di rigore l’intervento, ritenuto falloso, del Portanova, che veniva ammonito. In realtà, le immagini televisive documentano, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, che i due calciatori non vennero in alcun modo a contatto e che l’arbitro fu indotto in errore da un abile ”tuffo” in avanti effettuato dal calciatore bianconero (l’innaturale ”trascinamento” del piede sinistro ne evidenzia ulteriormente l’intento ingannevole).
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